In un articolo molto citato del 2006 Bhaskar preconizzava che “Cyber Katrina” – una sorta di versione cyber dell’uragano Katrina – aleggiava sulle reti informatiche degli Stati Uniti, minacciando di travolgere con una alluvione di presunti reati informatici, e la conseguente moltitudine di reperti da analizzare, qualsiasi piano di sicurezza delle autorità statunitensi. Tali piani, focalizzati solo su risposte tecniche, secondo l’autore non prendevano infatti in adeguata considerazione le esigenze e i principi dell’informatica forense. Molteplici le vulnerabilità evidenziate: dalla grave carenza nella preparazione del personale investigativo per le indagini forensi (in particolare sul profilo giuridico), alle risorse limitate e, non ultimo, alle procedure investigative poco efficienti e sviluppate in modo disarmonico. Numerosi altri studi e rapporti, non troppo indietro nel tempo, hanno denunciato la crisi delle discipline forensi, in particolare il rapporto del National Research Council del 2009. Oggi, tuttavia, soprattutto per il lavoro degli ultimi anni, si può affermare che sia in atto un vero e proprio cambio di paradigma, che allontana lo scenario prospettato da Bhaskar e che fa pensare si stiano gettando le basi per una nuova visione dell’informatica forense, e più in generale, delle scienze forensi. Due sono sostanzialmente gli elementi trainanti del cambiamento, legati all’armonizzazione delle conoscenze e dei metodi d’indagine a livello internazionale: (1) l’armonizzazione degli standard tecnici e giuridici e l’istituzione di centri specializzati per la gestione dei reperti digitali; (2) la definizione di una cornice epistemologica di riferimento anche per le scienze forensi
Raffaella, B., Cesare, M. (2016). Un cambio di paradigma nelle scienze forensi. Dall'armonizzazione tecnico-giuridica a una nuova cornice epistemologia. INFORMATICA E DIRITTO, XXIV, 217-234.
Un cambio di paradigma nelle scienze forensi. Dall'armonizzazione tecnico-giuridica a una nuova cornice epistemologia
BRIGHI, RAFFAELLA;MAIOLI, CESARE
2016
Abstract
In un articolo molto citato del 2006 Bhaskar preconizzava che “Cyber Katrina” – una sorta di versione cyber dell’uragano Katrina – aleggiava sulle reti informatiche degli Stati Uniti, minacciando di travolgere con una alluvione di presunti reati informatici, e la conseguente moltitudine di reperti da analizzare, qualsiasi piano di sicurezza delle autorità statunitensi. Tali piani, focalizzati solo su risposte tecniche, secondo l’autore non prendevano infatti in adeguata considerazione le esigenze e i principi dell’informatica forense. Molteplici le vulnerabilità evidenziate: dalla grave carenza nella preparazione del personale investigativo per le indagini forensi (in particolare sul profilo giuridico), alle risorse limitate e, non ultimo, alle procedure investigative poco efficienti e sviluppate in modo disarmonico. Numerosi altri studi e rapporti, non troppo indietro nel tempo, hanno denunciato la crisi delle discipline forensi, in particolare il rapporto del National Research Council del 2009. Oggi, tuttavia, soprattutto per il lavoro degli ultimi anni, si può affermare che sia in atto un vero e proprio cambio di paradigma, che allontana lo scenario prospettato da Bhaskar e che fa pensare si stiano gettando le basi per una nuova visione dell’informatica forense, e più in generale, delle scienze forensi. Due sono sostanzialmente gli elementi trainanti del cambiamento, legati all’armonizzazione delle conoscenze e dei metodi d’indagine a livello internazionale: (1) l’armonizzazione degli standard tecnici e giuridici e l’istituzione di centri specializzati per la gestione dei reperti digitali; (2) la definizione di una cornice epistemologica di riferimento anche per le scienze forensiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.