Outcomes of interventional sialendoscopy for obstructive salivary gland disorders: an Italian multicentre study

Interventional sialendoscopy has become the predominant therapeutic procedure for the management of obstructive salivary disorders, but only a few multicentre studies of large series of patients with a long-term follow-up have been published. This Italian multicentre study involved 1152 patients (553 females; mean age 50 years) who, after at least a clinical and ultrasonographic evaluation, underwent a total of 1342 diagnostic and interventional sialendoscopies, 44.6% of which involved the parotid gland. 12% (n = 138) of patients underwent multiple treatments. The procedure was successful in 1309 cases. In 33 cases (2.4%) the procedure could not be concluded mainly because of complete duct stenosis (21 cases). Salivary stones were the main cause of obstruction (55%), followed by ductal stenosis and anomalies (16%), mucous plugs (14.5%) and sialodochitis (4.7%). Complete therapeutic success was obtained in 92.5% of patients after one or more procedures, and was ineffective in < 8%. Untoward effects (peri and postoperative complications) were observed in 5.4% of cases. Sialendoscopy proved to be an effective, valid and safe procedure in the diagnostic and therapeutic management of non-neoplastic obstructive salivary gland diseases.

Sebbene le tecniche scialoendoscopiche abbiano assunto un ruolo fondamentale nel trattamento delle patologie ostruttive dei dotti salivari, in letteratura sono riportati pochi studi multicentrici sull’argomento. Questo studio basato sull’esperienza di 9 centri italiani è stato con-dotto su 1152 pazienti (553 donne, età media di 50 anni) per un totale di 1342 procedure scialoendoscopiche, il 44,6% delle quali a carico della ghiandola parotide. Il 12% dei pazienti è stato sottoposto a più interventi. I calcoli salivari sono risultati essere la principale causa di ostruzione (55%), seguiti dalle stenosi e altre malformazioni duttali (16%), dai tappi mucosi (14,5%) e dalla scialodochite (4,7%). La procedura endoscopica è stata portata a termine in 1309 casi mentre in 33 casi è stata interrotta, principalmente a causa della presenza di stenosi duttali complete (21 casi). Dopo una o più procedure il successo terapeutico è stato ottenuto nel 92,5% dei pazienti. Complicanze peri-operatorie e post-operatorie sono state riscontrate nel 5,4% dei casi trattati. La scialoendoscopia rappresenta quindi una procedura efficace e sicua nella diagnosi e nel trattamento delle principali patologie ostruttive dei dotti salivari.