Nel mondo della letteratura si assiste ad un appropriarsi dei suoi elementi materiali (dai libri alla casa dello scrittore..) come se fossero immateriali (l’immaginario dei luoghi) da parte di attori per i quali essa rappresenta una risorsa in grado da contribuire allo sviluppo territoriale. Proprio a partire dalla dimora dello scrittore, luogo della memoria colmo di significati, già considerata e valutata dagli specialisti di storia e letteratura, forte è l’interesse anche da parte delle comunità che considera questi elementi come un patrimonio da valorizzare e un mezzo per meglio rendere attrattivo il loro territorio. Testimonianza del passato, dimora famosa ma anche luogo della propria intimità, la casa di uno scrittore è sommersa da un confondersi dei tempi e degli spazi, tra immaginari e ricordi personali. Essa è da considerarsi un’eterotopia, perché i livelli di lettura sono molteplici e potenzialmente coesistenti. La ricerca dell’autore aspira a comprendere il significato, o piuttosto, le variazioni di senso che assumono queste dimore di scrittore nell’incontro con gli immaginari e le pratiche turistiche diverse e in evoluzione. Attraverso confronti con i visitatori sulle loro aspettative, insieme anche ad uno studio delle annotazioni e osservazioni lasciate nei registri di commenti, l’autore va ad esplorare le percezioni e le emozioni del visitatore, in grado di svelare e mettere a fuoco un vasto immaginario tutto attorno alla dimora di scrittore, testimonianza della sua natura eterotopica. L’esperienza nasce e si forma sulla base di una triplice relazione tra autore, opera e luoghi, arricchendo la valorizzazione dell’opera e lo sguardo sul territorio grazie ad una dialettica tra turista e ciò che lo circonda tra materiale e immateriale.
Mariotti, A. (2016). Turismo e dimore di scrittore, tra libri e lettere.
Turismo e dimore di scrittore, tra libri e lettere
MARIOTTI, ALESSIA
2016
Abstract
Nel mondo della letteratura si assiste ad un appropriarsi dei suoi elementi materiali (dai libri alla casa dello scrittore..) come se fossero immateriali (l’immaginario dei luoghi) da parte di attori per i quali essa rappresenta una risorsa in grado da contribuire allo sviluppo territoriale. Proprio a partire dalla dimora dello scrittore, luogo della memoria colmo di significati, già considerata e valutata dagli specialisti di storia e letteratura, forte è l’interesse anche da parte delle comunità che considera questi elementi come un patrimonio da valorizzare e un mezzo per meglio rendere attrattivo il loro territorio. Testimonianza del passato, dimora famosa ma anche luogo della propria intimità, la casa di uno scrittore è sommersa da un confondersi dei tempi e degli spazi, tra immaginari e ricordi personali. Essa è da considerarsi un’eterotopia, perché i livelli di lettura sono molteplici e potenzialmente coesistenti. La ricerca dell’autore aspira a comprendere il significato, o piuttosto, le variazioni di senso che assumono queste dimore di scrittore nell’incontro con gli immaginari e le pratiche turistiche diverse e in evoluzione. Attraverso confronti con i visitatori sulle loro aspettative, insieme anche ad uno studio delle annotazioni e osservazioni lasciate nei registri di commenti, l’autore va ad esplorare le percezioni e le emozioni del visitatore, in grado di svelare e mettere a fuoco un vasto immaginario tutto attorno alla dimora di scrittore, testimonianza della sua natura eterotopica. L’esperienza nasce e si forma sulla base di una triplice relazione tra autore, opera e luoghi, arricchendo la valorizzazione dell’opera e lo sguardo sul territorio grazie ad una dialettica tra turista e ciò che lo circonda tra materiale e immateriale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.