L’articolo analizza il problema dell’accesso al lavoro nella città di Firenze fra la seconda metà dell’800 e i primi decenni del 900: i canali formali e informali, i circuiti informativi, il capitale sociale, il ruolo delle reti personali e familiari, gli scambi interpersonali attraverso cui si accede ad un posto di lavoro. Il focus su Firenze ha il vantaggio di mettere in luce il problema dell’accesso al mercato del lavoro in una città in cui sono state presenti in misura significativa due forme di lavoro, quello industriale e quello artigiano, in un periodo di forte trasformazione. Alla luce di questa dicotomia si deve leggere l’antitesi che vien proposta nel titolo fra “entrare in fabbrica” e “andare a bottega”. Quest’opposizione va intesa però non come una contrapposizione netta, ma piuttosto come una linea continua sulla quale storicamente si incontrano non solo situazioni che interpretano fedelmente una delle due polarità, ma anche e soprattutto una serie diversificata di combinazioni fra i due poli opposti.

Entrare in fabbrica / andare a bottega. Modelli, percorsi e agenzie dell’accesso al lavoro a Firenze fra artigianato e industria (1861-1922), in «Ricerche Storiche», XLVII (2016), n. 1, p. 83-95.

PELLEGRINO, ANNA
2017

Abstract

L’articolo analizza il problema dell’accesso al lavoro nella città di Firenze fra la seconda metà dell’800 e i primi decenni del 900: i canali formali e informali, i circuiti informativi, il capitale sociale, il ruolo delle reti personali e familiari, gli scambi interpersonali attraverso cui si accede ad un posto di lavoro. Il focus su Firenze ha il vantaggio di mettere in luce il problema dell’accesso al mercato del lavoro in una città in cui sono state presenti in misura significativa due forme di lavoro, quello industriale e quello artigiano, in un periodo di forte trasformazione. Alla luce di questa dicotomia si deve leggere l’antitesi che vien proposta nel titolo fra “entrare in fabbrica” e “andare a bottega”. Quest’opposizione va intesa però non come una contrapposizione netta, ma piuttosto come una linea continua sulla quale storicamente si incontrano non solo situazioni che interpretano fedelmente una delle due polarità, ma anche e soprattutto una serie diversificata di combinazioni fra i due poli opposti.
2017
Pellegrino, Anna
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