A partire dalla novella di Ferondo, posta in relazione con il XXIII canto del Purgatorio, l’articolo svolge una riflessione sul tema dei suffragi per i defunti nella terza giornata del Decameron ed esplora il dialogo intertestuale che essa istituisce con la Commedia. Boccaccio fa emergere il nesso fra due filoni tematici che hanno una comune ascendenza dantesca, ma che Dante mantiene distinti: la cooperazione salvifica fra vivi e morti e la censura della corruzione ecclesiastica. Se la sovrapposizione fra i due temi è al centro del rovesciamento parodico del modello dantesco proposto nelle novelle, la ripresa del primo di essi nella ballata che chiude la giornata configura invece un recupero della prospettiva ideale della Commedia.
Il purgatorio di Ferondo, e quello di Forese. L'inertestualità dantesca in 'Decameron' III.8 e la questione dei suffragi.
MANGINI, ANGELO MARIA
2017
Abstract
A partire dalla novella di Ferondo, posta in relazione con il XXIII canto del Purgatorio, l’articolo svolge una riflessione sul tema dei suffragi per i defunti nella terza giornata del Decameron ed esplora il dialogo intertestuale che essa istituisce con la Commedia. Boccaccio fa emergere il nesso fra due filoni tematici che hanno una comune ascendenza dantesca, ma che Dante mantiene distinti: la cooperazione salvifica fra vivi e morti e la censura della corruzione ecclesiastica. Se la sovrapposizione fra i due temi è al centro del rovesciamento parodico del modello dantesco proposto nelle novelle, la ripresa del primo di essi nella ballata che chiude la giornata configura invece un recupero della prospettiva ideale della Commedia.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Estratto_Ferondo_LI.pdf
accesso aperto
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per Accesso Aperto. Altra tipologia di licenza compatibile con Open Access
Dimensione
384.17 kB
Formato
Adobe PDF
|
384.17 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.