Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta del Novecento, la ricerca artistica ha visto l’emergere di poetiche incentrate sulla corporalità e sul rapporto uomo-mondo variamente radunate sotto le etichette di Antiform, Arte Povera, Body Art, Arte Concettuale. Francesco Arcangeli non è rimasto estraneo a questi fenomeni, su cui si è pronunciato in più occasioni apportando contributi critici significativi. Un riesame ragionato delle sue riflessioni, affidate ad alcuni testi scritti tra il 1967 e il 1972, permette oggi di comprendere non soltanto le ragioni del suo interesse per quei fatti, apparentemente così estranei ai suoi orientamenti, ma anche di rileggere l’Arte Povera entro una prospettiva esistenzialista, non ideologica, capace di farne emergere in pieno il valore estetico.
Fameli, P. (2016). Francesco Arcangeli tra opera e comportamento. PARAGONE. ARTE, 129-130, 77-84.
Francesco Arcangeli tra opera e comportamento
FAMELI, PASQUALE
2016
Abstract
Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta del Novecento, la ricerca artistica ha visto l’emergere di poetiche incentrate sulla corporalità e sul rapporto uomo-mondo variamente radunate sotto le etichette di Antiform, Arte Povera, Body Art, Arte Concettuale. Francesco Arcangeli non è rimasto estraneo a questi fenomeni, su cui si è pronunciato in più occasioni apportando contributi critici significativi. Un riesame ragionato delle sue riflessioni, affidate ad alcuni testi scritti tra il 1967 e il 1972, permette oggi di comprendere non soltanto le ragioni del suo interesse per quei fatti, apparentemente così estranei ai suoi orientamenti, ma anche di rileggere l’Arte Povera entro una prospettiva esistenzialista, non ideologica, capace di farne emergere in pieno il valore estetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.