La poetica del dripping messa a punto dal pittore statunitense Jackson Pollock è stata indagata da molti e autorevoli critici e teorici ricorrendo a strumenti tra loro diversi, ascrivibili perlopiù all’ambito dell’esistenzialismo, del pragmatismo, della fenomenologia e della psicanalisi. Attraverso una comparazione ragionata di queste varie posizioni, da quella di Francesco Arcangeli a quella di Rosalind Krauss passando per Enrico Crispolti, Italo Tomassoni e Allan Kaprow, ci si propone di comprendere in quale misura i valori dell’esperienza e quelli dell’inconscio siano presenti nella ricerca dell’artista statunitense, facendo riferimento anche alle riflessioni e alle affermazioni del pittore stesso.

Gesto o pulsione? Jackson Pollock a confronto

FAMELI, PASQUALE
2016

Abstract

La poetica del dripping messa a punto dal pittore statunitense Jackson Pollock è stata indagata da molti e autorevoli critici e teorici ricorrendo a strumenti tra loro diversi, ascrivibili perlopiù all’ambito dell’esistenzialismo, del pragmatismo, della fenomenologia e della psicanalisi. Attraverso una comparazione ragionata di queste varie posizioni, da quella di Francesco Arcangeli a quella di Rosalind Krauss passando per Enrico Crispolti, Italo Tomassoni e Allan Kaprow, ci si propone di comprendere in quale misura i valori dell’esperienza e quelli dell’inconscio siano presenti nella ricerca dell’artista statunitense, facendo riferimento anche alle riflessioni e alle affermazioni del pittore stesso.
2016
Fameli, Pasquale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/592361
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