Le ragioni della complessità sono ormai universalmente riconosciute e investono aspetti della riflessione scientifica sia a in ambito umanistico, sia in ambito naturalistico, ma stentano ad affermarsi nel senso comune e nella cultura diffusa. Morin propone una riforma radicale del pensare, in direzione di globalità e interconnessione e il superamento dell’abitudine, inconsapevole e consolidata, a sezionare, formalizzare, ordinare e specializzare il sapere. Il nostro sistema di insegnamento ci induce, burocraticamente, a considerare separati gli oggetti, a scomporre, ad eliminare tutto ciò che concorre al disordine. Una caratteristica delle sue proposte in ambito cognitivo è costituita dall’idea che l’intelligenza ed i suoi processi riguardino prevalentemente non un’attività di scomposizione ma di contestualizzazione continua che il bambino, l’adolescente, l’adulto operano costantemente nella spazio culturale in cui vivono. Tali tensioni moriniane sono comuni al pensiero problematicista di G.M. Bertin.
A. Tolomelli (2007). Verso la razionalità delle connessioni. A proposito delle affinità tra il Problematismo pedagogico e il pensiero di Edgar Morin, rivista “Studi sulla formazione”. STUDI SULLA FORMAZIONE, 2, 1-15.
Verso la razionalità delle connessioni. A proposito delle affinità tra il Problematismo pedagogico e il pensiero di Edgar Morin, rivista “Studi sulla formazione”
TOLOMELLI, ALESSANDRO
2007
Abstract
Le ragioni della complessità sono ormai universalmente riconosciute e investono aspetti della riflessione scientifica sia a in ambito umanistico, sia in ambito naturalistico, ma stentano ad affermarsi nel senso comune e nella cultura diffusa. Morin propone una riforma radicale del pensare, in direzione di globalità e interconnessione e il superamento dell’abitudine, inconsapevole e consolidata, a sezionare, formalizzare, ordinare e specializzare il sapere. Il nostro sistema di insegnamento ci induce, burocraticamente, a considerare separati gli oggetti, a scomporre, ad eliminare tutto ciò che concorre al disordine. Una caratteristica delle sue proposte in ambito cognitivo è costituita dall’idea che l’intelligenza ed i suoi processi riguardino prevalentemente non un’attività di scomposizione ma di contestualizzazione continua che il bambino, l’adolescente, l’adulto operano costantemente nella spazio culturale in cui vivono. Tali tensioni moriniane sono comuni al pensiero problematicista di G.M. Bertin.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.