La più celebre storia della letteratura tedesca (ovvero «alemanna», come si diceva correntemente nel Settecento) pubblicata in Italia è quella di Aurelio de’ Giorgi Bertola, l’Idea della Poesia alemanna, uscita a Napoli nel 1779 e in seconda edizione ampliata a Pavia nel 1784, con il titolo Idea della bella letteratura alemanna. Essa è però preceduta dal saggio qui ristampato per la prima volta dopo la sua edizione originale del 1774: il Saggio sopra la poesia alemanna, uscito all’interno di una collana, la «Nuova raccolta di opuscoli scientifici e filologici». Il suo autore è Giovanni Battista Corniani (1742-1813). Lessing lo cita nel Diario del viaggio in Italia nell’elenco degli italiani che «non hanno tralasciato di occuparsi della letteratura tedesca moderna»: Carlo Denina, Giulio Perini, Domenico Ferri, Andreas Fritz, Giacomo Zigno, fino a Elisabetta Caminer Turra e Carlo Amoretti. L’introduzione alla ristampa ripercorre questa rete focalizzando topoi transnazionali, il prisma francese, la differenza Fra Corniani e Arnaud e, in base al carteggio inedito con Baldassarre Zamboni, i rapporti con Haller e i suoi traduttori. Giambattista Scarella, «Chierico R[egolare] T[eatino]», una notevolissima figura di scienziato, è il dedicatario del Saggio sopra la poesia alemanna che viene così a collocarsi idealmente nello spazio triangolato da Brescia, Milano e la Svizzera.
G.B. Corniani: Saggio sopra la poesia alemanna
CANTARUTTI, GIULIA
2015
Abstract
La più celebre storia della letteratura tedesca (ovvero «alemanna», come si diceva correntemente nel Settecento) pubblicata in Italia è quella di Aurelio de’ Giorgi Bertola, l’Idea della Poesia alemanna, uscita a Napoli nel 1779 e in seconda edizione ampliata a Pavia nel 1784, con il titolo Idea della bella letteratura alemanna. Essa è però preceduta dal saggio qui ristampato per la prima volta dopo la sua edizione originale del 1774: il Saggio sopra la poesia alemanna, uscito all’interno di una collana, la «Nuova raccolta di opuscoli scientifici e filologici». Il suo autore è Giovanni Battista Corniani (1742-1813). Lessing lo cita nel Diario del viaggio in Italia nell’elenco degli italiani che «non hanno tralasciato di occuparsi della letteratura tedesca moderna»: Carlo Denina, Giulio Perini, Domenico Ferri, Andreas Fritz, Giacomo Zigno, fino a Elisabetta Caminer Turra e Carlo Amoretti. L’introduzione alla ristampa ripercorre questa rete focalizzando topoi transnazionali, il prisma francese, la differenza Fra Corniani e Arnaud e, in base al carteggio inedito con Baldassarre Zamboni, i rapporti con Haller e i suoi traduttori. Giambattista Scarella, «Chierico R[egolare] T[eatino]», una notevolissima figura di scienziato, è il dedicatario del Saggio sopra la poesia alemanna che viene così a collocarsi idealmente nello spazio triangolato da Brescia, Milano e la Svizzera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.