Una malattia che si è presentata del tutto nuova ed inaspettata è quella che ha colpito nell’inverno del 2016 un impianto di L. aloides della Liguria (Albenga) e che ha interessato oltre il 90% dell’impianto. Il produttore è rimasto stupefatto nel vedere che sulle foglie, contorte e spiralate, si manifestavano striature e anulature necrotiche e che, al momento della fioritura, i racemi erano completamente trasformati: assi fiorali ingrossati da cui si dipartivano piccoli fiori malformati, rossicci o verdi; solo su alcuni di essi erano ancora visibili i fiori bicolori giallo e rossi “normali”. Una fitoplasmosi E’ triste dovere comunicare al produttore di una qualsiasi specie ornamentale che ha messo a dimora materiale vegetale di propagazione (in questo caso bulbi di Lachenalia) già infetti da un agente patogeno contro cui non si può fare nulla. Data l’elevata percentuale di piante sintomatiche e l’assenza nella serra di cicadellidi (vettori naturali di fitoplasmi) è infatti plausibile ipotizzare che l’origine della malattia sia a monte. Il ruolo del fitopatologo è questo: effettuare la diagnosi visiva e, sulla base della tipologia di alterazioni (di forma e di colore) della pianta, provvedere alle analisi specifiche di laboratorio per individuarne la causa. L’unica raccomandazione per chi produce piante ornamentali è quello di pretendere materiale di propagazione qualificato dal punto di vista sanitario. Nel caso quindi, malauguratamente, chi acquista una Lachenalia si accorga che la crescita della pianta è anomala, anzi mostruosa, sappia che ha acquistato dei bulbi già infetti da pericolosi agenti infettivi e che purtroppo non c’è rimedio.
Lachenalia irriconoscibili
BELLARDI, MARIA GRAZIA
2017
Abstract
Una malattia che si è presentata del tutto nuova ed inaspettata è quella che ha colpito nell’inverno del 2016 un impianto di L. aloides della Liguria (Albenga) e che ha interessato oltre il 90% dell’impianto. Il produttore è rimasto stupefatto nel vedere che sulle foglie, contorte e spiralate, si manifestavano striature e anulature necrotiche e che, al momento della fioritura, i racemi erano completamente trasformati: assi fiorali ingrossati da cui si dipartivano piccoli fiori malformati, rossicci o verdi; solo su alcuni di essi erano ancora visibili i fiori bicolori giallo e rossi “normali”. Una fitoplasmosi E’ triste dovere comunicare al produttore di una qualsiasi specie ornamentale che ha messo a dimora materiale vegetale di propagazione (in questo caso bulbi di Lachenalia) già infetti da un agente patogeno contro cui non si può fare nulla. Data l’elevata percentuale di piante sintomatiche e l’assenza nella serra di cicadellidi (vettori naturali di fitoplasmi) è infatti plausibile ipotizzare che l’origine della malattia sia a monte. Il ruolo del fitopatologo è questo: effettuare la diagnosi visiva e, sulla base della tipologia di alterazioni (di forma e di colore) della pianta, provvedere alle analisi specifiche di laboratorio per individuarne la causa. L’unica raccomandazione per chi produce piante ornamentali è quello di pretendere materiale di propagazione qualificato dal punto di vista sanitario. Nel caso quindi, malauguratamente, chi acquista una Lachenalia si accorga che la crescita della pianta è anomala, anzi mostruosa, sappia che ha acquistato dei bulbi già infetti da pericolosi agenti infettivi e che purtroppo non c’è rimedio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.