Riflessioni su opera e poetica di Augusta Rasponi dal Sale (Ravenna, 1864 -1942), artista filantropa che ha dedicato la sua vita alla cura e allo studio dell’infanzia disagiata, fra la cittadina ravennate e l’orizzonte internazionale. Guardando le tavole di Augusta Rasponi del Sale, o come sempre si firmò Gugù (suo soprannome infantile) è impossibile, per chi abbia una qualche dimestichezza con l’illustrazione editoriale, pensare che l’autrice non conoscesse le illustrazioni di Kate Greenaway (nota per i suoi fanciulli leggeri in corsa dietro al pifferaio) o Beatrix Potter (creatrice di Peter Coniglio nel 1902), che non avesse respirato a pieni polmoni l’atmosfera rarefatta ed elegante delle tavole e dei dipinti preraffaeliti, che non si fosse formata attraverso pazienti studi e copiature delle tavole dei grandi illustratori inglesi Randolph Caldecott e Arthur Rackham, sulla sapienza grafica di Edmund Dulac o sulle coloriture dell’Art & Craft di cui fu maestro Walter Crane . I bambini creati dalla mano di Gugù, contessa e filantropa, nobile e povera, artista e filosofa dell’educazione, sono imparentati, in primis graficamente, nella loro caratteristica dinamicità e peculiare personalità con i bambini illustrati dall’empireo degli illustratori inglesi per l’infanzia attivi dalla seconda metà dell’Ottocento in poi, il che equivale a dire, dall’empireo degli illustratori per l’infanzia tout court.
Terrusi, M. (2013). LA VITA DEI BAMBINI NELLE FIGURE: GUGÙ, UN’AUTRICE DIMENTICATA. INFANZIA, Rivista n.6 Novembre/Dicembre 2013, 335-339.
LA VITA DEI BAMBINI NELLE FIGURE: GUGÙ, UN’AUTRICE DIMENTICATA
TERRUSI, MARCELLA
2013
Abstract
Riflessioni su opera e poetica di Augusta Rasponi dal Sale (Ravenna, 1864 -1942), artista filantropa che ha dedicato la sua vita alla cura e allo studio dell’infanzia disagiata, fra la cittadina ravennate e l’orizzonte internazionale. Guardando le tavole di Augusta Rasponi del Sale, o come sempre si firmò Gugù (suo soprannome infantile) è impossibile, per chi abbia una qualche dimestichezza con l’illustrazione editoriale, pensare che l’autrice non conoscesse le illustrazioni di Kate Greenaway (nota per i suoi fanciulli leggeri in corsa dietro al pifferaio) o Beatrix Potter (creatrice di Peter Coniglio nel 1902), che non avesse respirato a pieni polmoni l’atmosfera rarefatta ed elegante delle tavole e dei dipinti preraffaeliti, che non si fosse formata attraverso pazienti studi e copiature delle tavole dei grandi illustratori inglesi Randolph Caldecott e Arthur Rackham, sulla sapienza grafica di Edmund Dulac o sulle coloriture dell’Art & Craft di cui fu maestro Walter Crane . I bambini creati dalla mano di Gugù, contessa e filantropa, nobile e povera, artista e filosofa dell’educazione, sono imparentati, in primis graficamente, nella loro caratteristica dinamicità e peculiare personalità con i bambini illustrati dall’empireo degli illustratori inglesi per l’infanzia attivi dalla seconda metà dell’Ottocento in poi, il che equivale a dire, dall’empireo degli illustratori per l’infanzia tout court.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.