Oggetto di questa riflessione sono alcune fotografie pubblicitarie (figure, dunque, ovvero testi visivi) la cui strategia di significazione e comunicazione è evidentemente retorica – una specie di corrispettivo visivo dei tropi verbali, ovvero porzioni di testi, ben delimitati e riconoscibili dal punto di vista iconografico che hanno un significato indiretto e supplementare (ammesso, e per ora non concesso, che “indiretto” e “supplementare” possano coprire il senso di “retorico”). A partire da questo corpus, si propongono alcune riflessioni su ciò che nel visivo può essere pensato come corrispondente a un tropo
Anna MAria Lorusso (2007). Figure retoriche. Ovvero: della retorica del visivo. VS, 103-105, 101-121.
Figure retoriche. Ovvero: della retorica del visivo
LORUSSO, ANNA MARIA
2007
Abstract
Oggetto di questa riflessione sono alcune fotografie pubblicitarie (figure, dunque, ovvero testi visivi) la cui strategia di significazione e comunicazione è evidentemente retorica – una specie di corrispettivo visivo dei tropi verbali, ovvero porzioni di testi, ben delimitati e riconoscibili dal punto di vista iconografico che hanno un significato indiretto e supplementare (ammesso, e per ora non concesso, che “indiretto” e “supplementare” possano coprire il senso di “retorico”). A partire da questo corpus, si propongono alcune riflessioni su ciò che nel visivo può essere pensato come corrispondente a un tropoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.