Le trasformazioni degli anni 90 hanno inciso in modo significativo sulla fisionomia e sul funzionamento del sistema politico italiano, definendo quegli elementi che fino al periodo più recente hanno caratterizzato la cosiddetta “seconda repubblica”. L’offerta politica si è riconfigurata, dando vita ad una competizione elettorale bipolare; nuove regole di voto hanno favorito l’identificabilità dei vincitori dopo le elezioni, conferendo un più chiaro mandato al capo della coalizione vincente a formare il governo; l’alternanza al governo, sconosciuta nella “prima repubblica”, è divenuta una possibilità concreta. Questi elementi sembravano condurre il sistema politico italiano verso un modello maggioritario di democrazia. Molti si aspettavano – o addirittura auspicavano – governi più stabili rispetto al passato, maggiormente in grado di imporre le proprie priorità programmatiche nel processo legislativo e di realizzare riforme economiche e sociali a lungo attese. Tuttavia gli esecutivi della seconda repubblica hanno mostrato una capacità di realizzare mutamenti nelle politiche tutto sommato limitata, ben al di sotto delle aspettative che si erano generate. Nonostante le promesse, solo a tratti le coalizioni di centro-destra e centro-sinistra che si sono alternate al potere sono state in grado di modificare le politiche ereditate dal passato. La repubblica dei veti di Francesco Zucchini si situa a pieno titolo tra gli studi dedicati a spiegare il funzionamento del sistema politico della seconda repubblica, affermandosi come uno dei lavori più utili per comprendere perché le aspettative maggioritarie siano state almeno in parte disattese. Il volume non è però solo un’analisi del processo politico della seconda repubblica. L’autore si serve di uno stesso modello interpretativo per esaminare il sistema politico italiano sia nella prima che nella seconda repubblica.
Andrea Pedrazzani (2016). La repubblica dei veti. Un’analisi spaziale del mutamento legislativo in Italia, di Francesco Zucchini (2013). POLIS, 30(2), 272-275 [10.1424/83912].
La repubblica dei veti. Un’analisi spaziale del mutamento legislativo in Italia, di Francesco Zucchini (2013)
PEDRAZZANI, ANDREA
2016
Abstract
Le trasformazioni degli anni 90 hanno inciso in modo significativo sulla fisionomia e sul funzionamento del sistema politico italiano, definendo quegli elementi che fino al periodo più recente hanno caratterizzato la cosiddetta “seconda repubblica”. L’offerta politica si è riconfigurata, dando vita ad una competizione elettorale bipolare; nuove regole di voto hanno favorito l’identificabilità dei vincitori dopo le elezioni, conferendo un più chiaro mandato al capo della coalizione vincente a formare il governo; l’alternanza al governo, sconosciuta nella “prima repubblica”, è divenuta una possibilità concreta. Questi elementi sembravano condurre il sistema politico italiano verso un modello maggioritario di democrazia. Molti si aspettavano – o addirittura auspicavano – governi più stabili rispetto al passato, maggiormente in grado di imporre le proprie priorità programmatiche nel processo legislativo e di realizzare riforme economiche e sociali a lungo attese. Tuttavia gli esecutivi della seconda repubblica hanno mostrato una capacità di realizzare mutamenti nelle politiche tutto sommato limitata, ben al di sotto delle aspettative che si erano generate. Nonostante le promesse, solo a tratti le coalizioni di centro-destra e centro-sinistra che si sono alternate al potere sono state in grado di modificare le politiche ereditate dal passato. La repubblica dei veti di Francesco Zucchini si situa a pieno titolo tra gli studi dedicati a spiegare il funzionamento del sistema politico della seconda repubblica, affermandosi come uno dei lavori più utili per comprendere perché le aspettative maggioritarie siano state almeno in parte disattese. Il volume non è però solo un’analisi del processo politico della seconda repubblica. L’autore si serve di uno stesso modello interpretativo per esaminare il sistema politico italiano sia nella prima che nella seconda repubblica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


