Uno sguardo nel futuro

In un caldo pomeriggio d’estate del 2027 Barbara sta sorseggiando il suo aperitivo in spiaggia, a poche centinaia di metri da una moderna fonderia. Dal 2012 si occupa della messa a punto dei processi fusori e tanta parte della sua vita si è trovata intrecciata con il suo lavoro. Alla luce del tramonto, insieme ai suoi colleghi, ricorda come: «…solo qualche anno fa, quando ho cominciato a lavorarci, la fonderia era un ambiente sporco, pericoloso e inquinante». In effetti in quegli anni enormi flussi di energia erano sprecati a causa di processi poco efficienti, mentre grandi quantità di materiale esausto erano destinati alle discariche perché solo un riciclaggio parziale era possibile. La città soffriva per la sua vicinanza agli impianti e spesso i cattivi odori divenivano inammissibili per i residenti e sgradevoli per i visitatori. I processi produttivi, pur essendo stati resi sicuri e migliorati costantemente negli anni, non avevano ancora fatto quel salto di qualità verso i concetti di “Green Factory” che oggi, nel 2027, consideriamo ovvi....