Obiettivo di questo interevento è mostrare la necessità del concorso delle fonti letterarie ed epigrafiche per definire l’evoluzione storica ed il ruolo del municipio di Lopsica sulla costa settentrionale della Dalmatia romana. Il centro è menzionato già verosimilmente dallo pseudo Scilace e poi da Plinio e Tolemeo, ma nella tarda antichità se ne persero le tracce, tanto che la sua localizzazione è stata incerta fino alla fine del XIX sec. Grazie, però, ad alcune iscrizioni è stato possibile localizzare con certezza il centro nell’attuale San Giorgio/Sv. Juraj, confermando le indicazioni dei peripli. Poi si analizza la condizione giuridica della cittadina, poiché da Plinio emerge la concessione dello ius Italicum, che, contrariamente all’apparente scarsa importanza, è resa plausibile dal partimonio epigrafico che ha confermato la presenza di un municipio romano con un cospicuo numero di Italici. Infine, anche con l’aiuto delle fonti archeologiche, sono individuate come cause della floridezza del sito la posizione strategica e la presenza di uno scalo portuale per lo smistamento delle risorse provenienti dall’entroterra.
Vitelli Casella, M. (2013). Le fonti letterarie ed epigrafiche per la storia del municipio romano di Lopsica. ANTESTERIA, 2, 107-120.
Le fonti letterarie ed epigrafiche per la storia del municipio romano di Lopsica
VITELLI CASELLA, MATTIA
2013
Abstract
Obiettivo di questo interevento è mostrare la necessità del concorso delle fonti letterarie ed epigrafiche per definire l’evoluzione storica ed il ruolo del municipio di Lopsica sulla costa settentrionale della Dalmatia romana. Il centro è menzionato già verosimilmente dallo pseudo Scilace e poi da Plinio e Tolemeo, ma nella tarda antichità se ne persero le tracce, tanto che la sua localizzazione è stata incerta fino alla fine del XIX sec. Grazie, però, ad alcune iscrizioni è stato possibile localizzare con certezza il centro nell’attuale San Giorgio/Sv. Juraj, confermando le indicazioni dei peripli. Poi si analizza la condizione giuridica della cittadina, poiché da Plinio emerge la concessione dello ius Italicum, che, contrariamente all’apparente scarsa importanza, è resa plausibile dal partimonio epigrafico che ha confermato la presenza di un municipio romano con un cospicuo numero di Italici. Infine, anche con l’aiuto delle fonti archeologiche, sono individuate come cause della floridezza del sito la posizione strategica e la presenza di uno scalo portuale per lo smistamento delle risorse provenienti dall’entroterra.File | Dimensione | Formato | |
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