La pubblicazione del fortunato volume di Shillingsburgh, From Gutemberg to Google, dà avvio a una approfondita riflessione sui criteri ecdotici delle edizioni scientifiche dell'era digitale, ai protocolli di pubblicazione in rete, ai rapporti tra editoria e filologia informatica. Le riflessioni di Shillingsburg sono frutto di trent’anni di esperienza come filologo ed editore critico di testi, e di almeno due decenni di ricerca su questi temi. Profondo conoscitore ed editore critico di Thackeray, dalla metà degli anni Ottanta Shillingsburg studia anche i rapporti tra l’editoria letteraria cartacea e quella elettronica, pubblicando nel 1984 il fortunato Scholarly Editing in the Computer Age e analizzando, di conseguenza, i cambiamenti che sono stati introdotti nella percezione dell’oggetto «testo» dall’introduzione e l’uso ormai dominante del supporto elettronico. Interessi che sono culminati, nel 2005, nella direzione del CTS («Centre for Textual Scholarship»: www.cts.dmu.ac.uk) della De Monfort University di Leicester, fondato e diretto da Peter Robinson. Un volume che da un lato presenta i fondamenti teorici di una molteplice e pluriennale pratica di editore di testi, dall’altro fonda, con la teoria degli «Atti di scrittura», fulcro di tutto il volume, un ambito concettuale nuovo e potenzialmente valido per tutti i testi scritti, da pubblicare sia tradizionalmente che digitalmente.

Rec. a Peter Shillingsburg, From Gutenberg to Google, London, Cambridge University Press, 2006

ITALIA, PAOLA MARIA CARMELA
2007

Abstract

La pubblicazione del fortunato volume di Shillingsburgh, From Gutemberg to Google, dà avvio a una approfondita riflessione sui criteri ecdotici delle edizioni scientifiche dell'era digitale, ai protocolli di pubblicazione in rete, ai rapporti tra editoria e filologia informatica. Le riflessioni di Shillingsburg sono frutto di trent’anni di esperienza come filologo ed editore critico di testi, e di almeno due decenni di ricerca su questi temi. Profondo conoscitore ed editore critico di Thackeray, dalla metà degli anni Ottanta Shillingsburg studia anche i rapporti tra l’editoria letteraria cartacea e quella elettronica, pubblicando nel 1984 il fortunato Scholarly Editing in the Computer Age e analizzando, di conseguenza, i cambiamenti che sono stati introdotti nella percezione dell’oggetto «testo» dall’introduzione e l’uso ormai dominante del supporto elettronico. Interessi che sono culminati, nel 2005, nella direzione del CTS («Centre for Textual Scholarship»: www.cts.dmu.ac.uk) della De Monfort University di Leicester, fondato e diretto da Peter Robinson. Un volume che da un lato presenta i fondamenti teorici di una molteplice e pluriennale pratica di editore di testi, dall’altro fonda, con la teoria degli «Atti di scrittura», fulcro di tutto il volume, un ambito concettuale nuovo e potenzialmente valido per tutti i testi scritti, da pubblicare sia tradizionalmente che digitalmente.
2007
P. ITALIA
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