Si identifica per la prima volta come prodotto dal grande scriba e tipografo del Cinquecento Bartolomeo Zanetti il manoscritto 432 della Biblioteca Classense di Ravenna (Polieno Ravennate), e si ricostruisce la storia dei cinque volumi in-folio di cui consta il manoscritto 2048 della Biblioteca Universitaria di Bologna, anch'esso uscito dall'atelier di copia di Zanetti e già posseduto dal matematico Bernardino Baldi, di cui reca una nota autografa finora sfuggita agli studiosi. L'attività poliedrica e plurilingue di Bartolomeo Zanetti è presentata alla luce della temperie culturale italiana successiva alla Riforma. Infine si esaminano i passaggi di proprietà vissuti dall'imponente manoscritto greco della BUB, di contenuto matematico e musicale, le sorti della biblioteca baldiana fra Sei e Settecento, i suoi rapporti con il patrimonio librario dei tre illustri fratelli bolognesi Giulio Cesare (professore dell'Alma Mater), Alfonso (vescovo di Cagli) e Giovanni (notaio, poi direttore dell'Archiginnasio) Cingari.
Chiara Faraggiana di Sarzana (2016). Vicende di due manoscritti emiliano-romagnoli prodotti dall’atelier di Bartolomeo Zanetti. CODICES MANUSCRIPTI, 37(105), 13-33.
Vicende di due manoscritti emiliano-romagnoli prodotti dall’atelier di Bartolomeo Zanetti
FARAGGIANA DI SARZANA, CHIARA FRANCESCA
2016
Abstract
Si identifica per la prima volta come prodotto dal grande scriba e tipografo del Cinquecento Bartolomeo Zanetti il manoscritto 432 della Biblioteca Classense di Ravenna (Polieno Ravennate), e si ricostruisce la storia dei cinque volumi in-folio di cui consta il manoscritto 2048 della Biblioteca Universitaria di Bologna, anch'esso uscito dall'atelier di copia di Zanetti e già posseduto dal matematico Bernardino Baldi, di cui reca una nota autografa finora sfuggita agli studiosi. L'attività poliedrica e plurilingue di Bartolomeo Zanetti è presentata alla luce della temperie culturale italiana successiva alla Riforma. Infine si esaminano i passaggi di proprietà vissuti dall'imponente manoscritto greco della BUB, di contenuto matematico e musicale, le sorti della biblioteca baldiana fra Sei e Settecento, i suoi rapporti con il patrimonio librario dei tre illustri fratelli bolognesi Giulio Cesare (professore dell'Alma Mater), Alfonso (vescovo di Cagli) e Giovanni (notaio, poi direttore dell'Archiginnasio) Cingari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.