L'articolo esamina e discute tre documenti programmatici emanati dalla International Society for Music Education nel 1994-96, nel 2002 e nel 2006. Osserva la sparizione dei termini e delle categorie di 'storia' ed 'estetica', surrogati in un concetto onnicomprensivo e indistinto di 'cultura'. Nel contempo ne addita la probabile scaturigine negli assunti enunciati dall'UNESCO nella 'Mexico City Declaration on Cultural Policies' (1982), indubitabilmente plausibili ma vistosamente reticenti nei confronti di 'storia' ed 'estetica'. Più in generale, la refrattarietà nei confronti dell'idea della storicità dell'opera d'arte (e nei confronti della musica intesa come arte) coincide con la diffusa autocensura (quando non addirittura la fobia) instauratasi in vasti settori dell'intellettualità occidentale nei confronti dei concetti di 'storia' e di 'estetica', da taluno avvertiti come manifestazione di un presunto 'imperialismo culturale', inaccettabile agli occhi del 'politically correct' onde sono pervase le organizzazioni planetarie. Il danno che ne deriva per la diffusione della cultura musicale, e in particolare per l'educazione all'apprezzamento dell'arte musicale e della sua tradizione storica, è evidente negli orientamenti predicati dai più recenti documenti programmatici ISME.
Bianconi, L. (2016). 'ISME' and the twilight of history. MUSICA DOCTA, 6, 39-49.
'ISME' and the twilight of history
BIANCONI, LORENZO GENNARO
2016
Abstract
L'articolo esamina e discute tre documenti programmatici emanati dalla International Society for Music Education nel 1994-96, nel 2002 e nel 2006. Osserva la sparizione dei termini e delle categorie di 'storia' ed 'estetica', surrogati in un concetto onnicomprensivo e indistinto di 'cultura'. Nel contempo ne addita la probabile scaturigine negli assunti enunciati dall'UNESCO nella 'Mexico City Declaration on Cultural Policies' (1982), indubitabilmente plausibili ma vistosamente reticenti nei confronti di 'storia' ed 'estetica'. Più in generale, la refrattarietà nei confronti dell'idea della storicità dell'opera d'arte (e nei confronti della musica intesa come arte) coincide con la diffusa autocensura (quando non addirittura la fobia) instauratasi in vasti settori dell'intellettualità occidentale nei confronti dei concetti di 'storia' e di 'estetica', da taluno avvertiti come manifestazione di un presunto 'imperialismo culturale', inaccettabile agli occhi del 'politically correct' onde sono pervase le organizzazioni planetarie. Il danno che ne deriva per la diffusione della cultura musicale, e in particolare per l'educazione all'apprezzamento dell'arte musicale e della sua tradizione storica, è evidente negli orientamenti predicati dai più recenti documenti programmatici ISME.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


