Presentando la storia dei Mongoli in prospettiva armena, la Flor des estoires de la terre d’Orient di Het‘um da Korykos (1307) portò in Occidente informazioni prima sconosciute sulla storia, la geografia e l’etnografia dell’Asia, acquisendo rapidamente un’enorme popolarità. Questo saggio analizza la prima circolazione dell’opera, avvenuta in quello spazio culturalmente vivace e dinamico che fu la corte dei papi di Avignone. Sotto l’impulso di autori veneziani legati alla curia, come Marino Sanudo e Paolino da Venezia, la Flor conobbe significativi slittamenti interpretativi, prestandosi ad attraversare contesti di ricezione e generi testuali ed aprendosi a nuovi modi di usare il resoconto storico.
Bueno, I. (2016). Le storie dei Mongoli al centro della cristianità. Het‘um da Korykos e i suoi primi lettori avignonesi, Marino Sanudo e Paolino da Venezia. RM RIVISTA, 17(2), 153-182 [10.6092/1593-2214/534].
Le storie dei Mongoli al centro della cristianità. Het‘um da Korykos e i suoi primi lettori avignonesi, Marino Sanudo e Paolino da Venezia
BUENO, IRENE
2016
Abstract
Presentando la storia dei Mongoli in prospettiva armena, la Flor des estoires de la terre d’Orient di Het‘um da Korykos (1307) portò in Occidente informazioni prima sconosciute sulla storia, la geografia e l’etnografia dell’Asia, acquisendo rapidamente un’enorme popolarità. Questo saggio analizza la prima circolazione dell’opera, avvenuta in quello spazio culturalmente vivace e dinamico che fu la corte dei papi di Avignone. Sotto l’impulso di autori veneziani legati alla curia, come Marino Sanudo e Paolino da Venezia, la Flor conobbe significativi slittamenti interpretativi, prestandosi ad attraversare contesti di ricezione e generi testuali ed aprendosi a nuovi modi di usare il resoconto storico.File | Dimensione | Formato | |
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