Il saggio tenta un doppio percorso, in omaggio alla dromofilia caratteristica dei romanzi dell’abate Pietro Chiari, romanzi viaggianti e di viaggiatori come pochi altri nella nostra intera letteratura. Un percorso da una parte geografico-editoriale, intorno alle rotte fisiche e commerciali concretamente tracciate dai volumi, nel quale ci si avvale dichiaratamente dei tanti lavori di settecentisti provetti del nostro tempo, studiosi del Chiari e del romanzo italiano del sec. XVIII, da Marchesi a Portinari a Madrignani, e dall’altra una meditazione metodologica, intorno alle fatiche di questi ultimi, con l'apporto anche di altri strumenti, quali le ricerche di Berengo sull'editoria sette-ottocentesca. Obiettivo del saggio è cercare di ricostruire, nella selva delle varianti e delle attribuzioni delle opere di Chiari, un metodo per stabilire la reale consistenza del corpus a noi pervenuto sotto la firma dello scrittore forse di più grande successo del suo secolo. Perché è impossibile comprendere il romanzo italiano del Settecento se non ci si addentra anche nell’intricato sottobosco della storia delle edizioni, delle tipografie, dei percorsi commerciali del libro. E il saggio aggiunge, costruendo una mappa delle città e degli editori che stamparono e divulgarono il Chiari, un'osservazione sul senso della mancanza (vistosa, significativa) di Milano.
Weber, L. (2012). Le molte città dell'abate Chiari. Percorsi (imprevisti) di una complessa storia editoriale settecentesca. Novi Ligure : Città del silenzio edizioni.
Le molte città dell'abate Chiari. Percorsi (imprevisti) di una complessa storia editoriale settecentesca
WEBER, LUIGI
2012
Abstract
Il saggio tenta un doppio percorso, in omaggio alla dromofilia caratteristica dei romanzi dell’abate Pietro Chiari, romanzi viaggianti e di viaggiatori come pochi altri nella nostra intera letteratura. Un percorso da una parte geografico-editoriale, intorno alle rotte fisiche e commerciali concretamente tracciate dai volumi, nel quale ci si avvale dichiaratamente dei tanti lavori di settecentisti provetti del nostro tempo, studiosi del Chiari e del romanzo italiano del sec. XVIII, da Marchesi a Portinari a Madrignani, e dall’altra una meditazione metodologica, intorno alle fatiche di questi ultimi, con l'apporto anche di altri strumenti, quali le ricerche di Berengo sull'editoria sette-ottocentesca. Obiettivo del saggio è cercare di ricostruire, nella selva delle varianti e delle attribuzioni delle opere di Chiari, un metodo per stabilire la reale consistenza del corpus a noi pervenuto sotto la firma dello scrittore forse di più grande successo del suo secolo. Perché è impossibile comprendere il romanzo italiano del Settecento se non ci si addentra anche nell’intricato sottobosco della storia delle edizioni, delle tipografie, dei percorsi commerciali del libro. E il saggio aggiunge, costruendo una mappa delle città e degli editori che stamparono e divulgarono il Chiari, un'osservazione sul senso della mancanza (vistosa, significativa) di Milano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.