L'arcivescovo di Lucca Enrico Bartoletti si impegnò molto per favorire una ricezione del concilio Vaticano II, in particolare sottolineando la centralità della Parola di Dio nella vita della Chiesa e promuovendo lo studio della Bibbia e della teologia anche tra i laici. Inoltre egli ribadì la centralità della Chiesa locale, all'interno della quale dovevano essere valorizzati tutti i carismi, compresi quelli dei laici, e promosse la formazione dei Consigli pastorali parrocchiali e diocesani e di altre strutture di partecipazione. Seppe dialogare anche con i gruppi spontanei che manifestano atteggiamenti critici nei confronti dell'istituzione ecclesiastica, ma riconobbe il ruolo peculiare dell'Azione cattolica, che col nuovo Statuto del 1969 si rinnovò operando la «scelta religiosa», e la chiamò a collaborare per la crescita spirituale dell'intero popolo di Dio. Attraverso la «Commissione donna» egli seppe accogliere anche le istanze emergenti provenienti dal mondo femminile; e in una difficile fase di transizione da un contesto di «cristianità» ad una società secolarizzata dialogò in modo costruttivo anche con culture e forze politiche di matrice non cattolica.
R.Savigni (2016). I laici nella riflessione e nell'azione pastorale di Enrico Bartoletti. STUDI STORICI E RELIGIOSI, nuova serie, 8 (2016)(2), 81-113.
I laici nella riflessione e nell'azione pastorale di Enrico Bartoletti
SAVIGNI, RAFFAELE
2016
Abstract
L'arcivescovo di Lucca Enrico Bartoletti si impegnò molto per favorire una ricezione del concilio Vaticano II, in particolare sottolineando la centralità della Parola di Dio nella vita della Chiesa e promuovendo lo studio della Bibbia e della teologia anche tra i laici. Inoltre egli ribadì la centralità della Chiesa locale, all'interno della quale dovevano essere valorizzati tutti i carismi, compresi quelli dei laici, e promosse la formazione dei Consigli pastorali parrocchiali e diocesani e di altre strutture di partecipazione. Seppe dialogare anche con i gruppi spontanei che manifestano atteggiamenti critici nei confronti dell'istituzione ecclesiastica, ma riconobbe il ruolo peculiare dell'Azione cattolica, che col nuovo Statuto del 1969 si rinnovò operando la «scelta religiosa», e la chiamò a collaborare per la crescita spirituale dell'intero popolo di Dio. Attraverso la «Commissione donna» egli seppe accogliere anche le istanze emergenti provenienti dal mondo femminile; e in una difficile fase di transizione da un contesto di «cristianità» ad una società secolarizzata dialogò in modo costruttivo anche con culture e forze politiche di matrice non cattolica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.