Numerose evidenze hanno mostrato che il linguaggio risulta uno strumento primario nel trasmettere e mantenere la discriminazione intergruppi, una delle sfide principali delle società multietniche contemporanee. La presente ricerca indaga se l’aumento della complessità qualitativa e quantitativa delle combinazioni categoriali usate per descrivere i membri di un outgroup può ridurre il discriminazione linguistica verso di essi. In particolare, è stata condotta un’analisi linguistica delle descrizioni di combinazioni categoriali contro-stereotipiche vs. stereotipiche (e.g., Rumeno manager vs. Rumeno lavavetri; Studio 1) e di combinazioni categoriali multiple vs. semplici (e.g., immigrato, maschio, padre, lavoratore, residente in Italia, sportivo vs. immigrato; Studio 2). I risultati hanno mostrato che l’aumento della complessità qualitativa (categorizzazioni controstereotipiche) e quantitativa (categorizzazioni multiple) della categorizzazione di un target riduce il livello di astrazione dei termini negativi usati per descriverlo, riducendo la discriminazione linguistica. Inoltre, l’effetto della categorizzazione multipla sulla discriminazione linguistica è mediato dall’individualizzazione del target e moderato dal contatto con esso. Le implicazioni di tali strategie d’intervento e della loro interazione saranno discusse.
Prati, F., Menegatti, M., Rubini, M. (2015). Il ruolo della categorizzazione multipla e del contatto intergruppi nella riduzione della discriminazione linguistica.
Il ruolo della categorizzazione multipla e del contatto intergruppi nella riduzione della discriminazione linguistica
PRATI, FRANCESCA;MENEGATTI, MICHELA;RUBINI, MONICA
2015
Abstract
Numerose evidenze hanno mostrato che il linguaggio risulta uno strumento primario nel trasmettere e mantenere la discriminazione intergruppi, una delle sfide principali delle società multietniche contemporanee. La presente ricerca indaga se l’aumento della complessità qualitativa e quantitativa delle combinazioni categoriali usate per descrivere i membri di un outgroup può ridurre il discriminazione linguistica verso di essi. In particolare, è stata condotta un’analisi linguistica delle descrizioni di combinazioni categoriali contro-stereotipiche vs. stereotipiche (e.g., Rumeno manager vs. Rumeno lavavetri; Studio 1) e di combinazioni categoriali multiple vs. semplici (e.g., immigrato, maschio, padre, lavoratore, residente in Italia, sportivo vs. immigrato; Studio 2). I risultati hanno mostrato che l’aumento della complessità qualitativa (categorizzazioni controstereotipiche) e quantitativa (categorizzazioni multiple) della categorizzazione di un target riduce il livello di astrazione dei termini negativi usati per descriverlo, riducendo la discriminazione linguistica. Inoltre, l’effetto della categorizzazione multipla sulla discriminazione linguistica è mediato dall’individualizzazione del target e moderato dal contatto con esso. Le implicazioni di tali strategie d’intervento e della loro interazione saranno discusse.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.