OBIETTIVO: Valutare se gli impianti corti 4,0 x 4,0 mm possono essere un’alternativa agli impianti lunghi almeno 8,5 mm, se posizionati in mascellari posteriori in presenza di volume osseo adeguato. MATERIALI E METODI: 115 pazienti con mascellari posteriori (zone premolari e molari) con altezza ossea di almeno 12,5 mm al di sopra del canale mandibolare o 11,5 mm al di sotto del seno mascellare, sono stati randomizzati secondo un disegno di studio a gruppi paralleli, per ricevere da 1 a 3 impianti di 4,0mm o da1 a 3 impianti lunghi almeno 8,5 mm. Lo studio si è svolto in 3 centri diversi. Tutti gli impianti posizionati avevano un diametro di 4,0 mm e dopo 4 mesi sono stati caricati con protesi definitive avvitate. I pazienti sono stati seguiti per 4 mesi dopo il carico e i parametri di valutazione presi in considerazione sono stati i fallimenti protesici e implantari, eventuali complicazioni e variazioni dei livelli ossei marginali peri-implantari. RISULTATI: Nei 4 mesi dal carico non ci sono stati drop-out. Tre pazienti del gruppo degli impianti corti hanno riportato un fallimento precoce ciascuno verso 2 pazienti, 1 impianto fallito ciascuno, del gruppo degli impianti lunghi (differenza della proporzione = 0,01; 95% IC da -0,06 a 0,09; P = 0,50). Di conseguenza, non è stato possibile consegnare 2 protesi per gruppo entro i tempi previsti (differenza della proporzione = 0; 95% IC da -0,07 a 0,07; P = 0,69) e 1 paziente di ciascun gruppo è ancora in attesa delle protesi. Tre pazienti del gruppo degli impianti corti hanno riportato una complicazione verso 2 pazienti del gruppo degli impianti lunghi (differenza della proporzione = 0,01; 95% IC da -0,06 a 0,09; P = 0,50). Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative per i fallimenti implantari e protesici e le complicazioni. A 4 mesi dal carico, i pazienti del gruppo degli impianti corti hanno perso di media 0,38 mm di osso peri-implantare verso 0,42 mm degli impianti lunghi e tra i 2 gruppi non è stata riscontrata alcuna differenza statisticamente significativa a livello di variazione dei livelli ossei (differenza media = 0,04 mm; 95% IC da -0,041 a 0,117, P = 0,274). CONCLUSIONI: 4 mesi dopo il carico, i risultati ottenuti dagli impianti corti 4,0 x 4,0 mm e dagli impianti di 8,5 mm x 4.0 o più lunghi posizionati in mascellari posteriori erano simili, tuttavia, bisogna aspettare i risultati a 5 o 10 anni dal carico prima di formulare delle raccomandazioni affidabili.
Esposito, M., Barausse, C., Pistilli, R., Checchi, V., Diazzi, M., Rosaria Gatto, M., et al. (2015). Mascellari posteriori riabilitati con protesi parziali su impianti corti 4,0 x 4,0 mm o più lunghi. Dati a 4 mesi dal carico di uno studio controllato randomizzato. RIS. RIVISTA ITALIANA DI STOMATOLOGIA, 3, 31-45.
Mascellari posteriori riabilitati con protesi parziali su impianti corti 4,0 x 4,0 mm o più lunghi. Dati a 4 mesi dal carico di uno studio controllato randomizzato.
BARAUSSE, CARLO;FELICE, PIETRO
2015
Abstract
OBIETTIVO: Valutare se gli impianti corti 4,0 x 4,0 mm possono essere un’alternativa agli impianti lunghi almeno 8,5 mm, se posizionati in mascellari posteriori in presenza di volume osseo adeguato. MATERIALI E METODI: 115 pazienti con mascellari posteriori (zone premolari e molari) con altezza ossea di almeno 12,5 mm al di sopra del canale mandibolare o 11,5 mm al di sotto del seno mascellare, sono stati randomizzati secondo un disegno di studio a gruppi paralleli, per ricevere da 1 a 3 impianti di 4,0mm o da1 a 3 impianti lunghi almeno 8,5 mm. Lo studio si è svolto in 3 centri diversi. Tutti gli impianti posizionati avevano un diametro di 4,0 mm e dopo 4 mesi sono stati caricati con protesi definitive avvitate. I pazienti sono stati seguiti per 4 mesi dopo il carico e i parametri di valutazione presi in considerazione sono stati i fallimenti protesici e implantari, eventuali complicazioni e variazioni dei livelli ossei marginali peri-implantari. RISULTATI: Nei 4 mesi dal carico non ci sono stati drop-out. Tre pazienti del gruppo degli impianti corti hanno riportato un fallimento precoce ciascuno verso 2 pazienti, 1 impianto fallito ciascuno, del gruppo degli impianti lunghi (differenza della proporzione = 0,01; 95% IC da -0,06 a 0,09; P = 0,50). Di conseguenza, non è stato possibile consegnare 2 protesi per gruppo entro i tempi previsti (differenza della proporzione = 0; 95% IC da -0,07 a 0,07; P = 0,69) e 1 paziente di ciascun gruppo è ancora in attesa delle protesi. Tre pazienti del gruppo degli impianti corti hanno riportato una complicazione verso 2 pazienti del gruppo degli impianti lunghi (differenza della proporzione = 0,01; 95% IC da -0,06 a 0,09; P = 0,50). Non sono state riscontrate differenze statisticamente significative per i fallimenti implantari e protesici e le complicazioni. A 4 mesi dal carico, i pazienti del gruppo degli impianti corti hanno perso di media 0,38 mm di osso peri-implantare verso 0,42 mm degli impianti lunghi e tra i 2 gruppi non è stata riscontrata alcuna differenza statisticamente significativa a livello di variazione dei livelli ossei (differenza media = 0,04 mm; 95% IC da -0,041 a 0,117, P = 0,274). CONCLUSIONI: 4 mesi dopo il carico, i risultati ottenuti dagli impianti corti 4,0 x 4,0 mm e dagli impianti di 8,5 mm x 4.0 o più lunghi posizionati in mascellari posteriori erano simili, tuttavia, bisogna aspettare i risultati a 5 o 10 anni dal carico prima di formulare delle raccomandazioni affidabili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.