Introduzione: Questo lavoro nasce dall’intervento conservativo effettuato sul manoscritto membranaceo Summa de casibus conscientiae di Bartolomeo da San Concordio (XV sec.) appartenente alla Biblioteca Nazionale dei Lincei e Corsiniana. Il restauro ha previsto un consolidamento di tutti gli elementi strutturali del manufatto e particolarmente il recupero e di consolidamento della cerniera della coperta in cuoio. Sono state quindi effettuate delle apposite simulazioni di innesto con cuoi simili all’originale, accoppiati con due diversi tipi di nuovo supporto: uno in pelle allumata ed uno in cuoio conciato al vegetale, realizzando dei sistemi giunti: cuoio antico + adesivo + cuoio nuovo. L'adesione è stata ottenuta con amido di mais modificato, gelatina animale e una minima percentuale di olio essenziale di Illicium verum (IOE) per ridurre la nota biodegradabilità degli adesivi. I sistemi giunti sono stati valutati sia per gli aspetti microbiologici che per quelli più strettamente legati al restauro. Scopo: Sono stati analizzati e messi a confronto due adesivi di origine naturale: la gelatina animale e l’amido, scelti per l’aspetto storico-codicologico e conservativo, addizionati di IOE al fine di preservare questa tipologia di adesivi altrimenti fortemente soggetti ad attacchi biologici. Lo studio, dunque, mira ad individuare l’idoneità, la compatibilità, la stabilità a lungo termine, nonché la resistenza biologica e la reversibilità degli adesivi trattati all’interno del sistema giunto. Materiali e metodi: Per il grado di purezza elevato sono stati scelti la gelatina tipo BG 9382 (Sigma) e l’amido di mais idrossipropilato tipo c* film 05702. Per verificare l’efficacia del preservante IOE (Alta® Natura) e quindi la sua applicabilità, è stato preparato un campione per ciascun adesivo con e senza IOE, per un totale di 4 adesivi: amido, amido con IOE, gelatina e gelatina con IOE. L’aggiunta dell’olio essenziale è pari allo 0,15 % del totale ed è stato inserito a preparato fresco. Questa percentuale è molto al disotto dei livelli di tossicità descritti dalla European Medicines Agency (EMA). Si è proceduto alla simulazione dell’intervento con la preparazione di due tipologie di sistema giunto, uno di forma “quadrata” (5 cm x 5 cm), su cui si è verificato il comportamento dell’adesione, osservando la sezione, la rigidità, l’umidità e la variazione colorimetrica delle superfici antico-nuovo ed infine la temperatura di contrazione ed il pH, tramite prelievo di alcune fibre. Il secondo a “doppia T”, forma dei provini di trazione (norma I.U.P./6), preparato sovrapponendo e incollando i due tipi di cuoio (antico-nuovo) soltanto per un’estremità, al fine di testare la resistenza alla trazione del sistema. Mentre l’aspetto microbiologico è stato valutato esponendo i 4 adesivi ad ambienti e temperature prestabilite per monitorare la crescita biologica. Risultati: I campioni trattati con IOE per tutta la durata dei test, in condizioni normali di lavorazione in laboratorio di restauro, non hanno registrato modifiche fisiche e colorimetriche. In particolare l’adesivo amido e IOE, oltre a non manifestare sviluppo visibile di biodeteriogeni, si presta molto bene alle sollecitazioni fisiche aumentando oltretutto anche la temperatura di contrazione dei supporti in cuoio congiunti. Diversamente, i campioni non trattati hanno mostrato un rapido biodeterioramento ad opera di microrganismi comuni dell’aria. Conclusioni: Questa prima sperimentazione sull’utilizzo dell’IOE applicato al cuoio di una coperta di un codice medievale, apre sicuramente una nuova strada nel campo del restauro conservativo che merita di essere percorsa ed approfondita e applicata ai vari supporti. Non bisogna, infatti, dimenticare l’aspetto polimaterico di un bene librario ed archivistico nell’applicazione di ogni sostanza utilizzata sia nel campo della conservazione che del restauro.

Idrolati e Gellano: una sinergia eco-innovativa per la disinfezione della carta

BELLARDI, MARIA GRAZIA;
2016

Abstract

Introduzione: Questo lavoro nasce dall’intervento conservativo effettuato sul manoscritto membranaceo Summa de casibus conscientiae di Bartolomeo da San Concordio (XV sec.) appartenente alla Biblioteca Nazionale dei Lincei e Corsiniana. Il restauro ha previsto un consolidamento di tutti gli elementi strutturali del manufatto e particolarmente il recupero e di consolidamento della cerniera della coperta in cuoio. Sono state quindi effettuate delle apposite simulazioni di innesto con cuoi simili all’originale, accoppiati con due diversi tipi di nuovo supporto: uno in pelle allumata ed uno in cuoio conciato al vegetale, realizzando dei sistemi giunti: cuoio antico + adesivo + cuoio nuovo. L'adesione è stata ottenuta con amido di mais modificato, gelatina animale e una minima percentuale di olio essenziale di Illicium verum (IOE) per ridurre la nota biodegradabilità degli adesivi. I sistemi giunti sono stati valutati sia per gli aspetti microbiologici che per quelli più strettamente legati al restauro. Scopo: Sono stati analizzati e messi a confronto due adesivi di origine naturale: la gelatina animale e l’amido, scelti per l’aspetto storico-codicologico e conservativo, addizionati di IOE al fine di preservare questa tipologia di adesivi altrimenti fortemente soggetti ad attacchi biologici. Lo studio, dunque, mira ad individuare l’idoneità, la compatibilità, la stabilità a lungo termine, nonché la resistenza biologica e la reversibilità degli adesivi trattati all’interno del sistema giunto. Materiali e metodi: Per il grado di purezza elevato sono stati scelti la gelatina tipo BG 9382 (Sigma) e l’amido di mais idrossipropilato tipo c* film 05702. Per verificare l’efficacia del preservante IOE (Alta® Natura) e quindi la sua applicabilità, è stato preparato un campione per ciascun adesivo con e senza IOE, per un totale di 4 adesivi: amido, amido con IOE, gelatina e gelatina con IOE. L’aggiunta dell’olio essenziale è pari allo 0,15 % del totale ed è stato inserito a preparato fresco. Questa percentuale è molto al disotto dei livelli di tossicità descritti dalla European Medicines Agency (EMA). Si è proceduto alla simulazione dell’intervento con la preparazione di due tipologie di sistema giunto, uno di forma “quadrata” (5 cm x 5 cm), su cui si è verificato il comportamento dell’adesione, osservando la sezione, la rigidità, l’umidità e la variazione colorimetrica delle superfici antico-nuovo ed infine la temperatura di contrazione ed il pH, tramite prelievo di alcune fibre. Il secondo a “doppia T”, forma dei provini di trazione (norma I.U.P./6), preparato sovrapponendo e incollando i due tipi di cuoio (antico-nuovo) soltanto per un’estremità, al fine di testare la resistenza alla trazione del sistema. Mentre l’aspetto microbiologico è stato valutato esponendo i 4 adesivi ad ambienti e temperature prestabilite per monitorare la crescita biologica. Risultati: I campioni trattati con IOE per tutta la durata dei test, in condizioni normali di lavorazione in laboratorio di restauro, non hanno registrato modifiche fisiche e colorimetriche. In particolare l’adesivo amido e IOE, oltre a non manifestare sviluppo visibile di biodeteriogeni, si presta molto bene alle sollecitazioni fisiche aumentando oltretutto anche la temperatura di contrazione dei supporti in cuoio congiunti. Diversamente, i campioni non trattati hanno mostrato un rapido biodeterioramento ad opera di microrganismi comuni dell’aria. Conclusioni: Questa prima sperimentazione sull’utilizzo dell’IOE applicato al cuoio di una coperta di un codice medievale, apre sicuramente una nuova strada nel campo del restauro conservativo che merita di essere percorsa ed approfondita e applicata ai vari supporti. Non bisogna, infatti, dimenticare l’aspetto polimaterico di un bene librario ed archivistico nell’applicazione di ogni sostanza utilizzata sia nel campo della conservazione che del restauro.
2016
Di Vito, Maura; Bellardi, Maria Grazia; Colaizzi P.; D.Ruggiero; S.Sotgiu; S.Jannuccelli; F.Mondello; M.C.Sclocchi
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