Stili educativi e modelli relazionali in trasformazione

Nel sentire comune del nostro tempo ricorrono osservazioni ricorrenti improntate a denuncia nei confronti di una presunta “crisi” della capacità genitoriale. Si tratta di rappresentazioni sociali (connotate anche da pregiudizi e stereotipi) rinforzati da indubbie riscontrabili manifestazioni di “cattiva educazione” espresse da bambini, preadolescenti e adolescenti all’interno della nostra società. Volendo evitare le spiegazioni un po’ o molto banali che corrispondono al pensiero frettoloso e alla pretesa della semplificazione – dispositivi dominanti nella cultura odierna – è necessario superare le logiche del capro espiatorio e di alcuni cattivi paradigmi che, isolando i fenomeni dal contesto in cui si sviluppano, tendono ad attribuire ai genitori (soprattutto alle mamme) la responsabilità (la “colpa”) di qualcosa che invece è il “precipitato” di molti fattori, sociali e culturali, che si rinforzano a vicenda, rendendo l’agire educativo molto complesso e impegnativo. Appare nelle tipologie: