La disabilità visiva ha goduto fin dall'antichità di una particolare eccezionalità all'interno di quella riflessione culturale che in generale legava l’handicap al concetto di colpa e vedeva il disabile relegato ai margini della società e prima ancora oggetto di infanticidio o abbandono. Ne sono testimonianza il fatto che la tradizione antica ci restituisca figure di ciechi per così dire ‘illustri’, come Omero, Tiresia, Democrito, Didimo di Alessandria, Eusebio l’Asiatico, che hanno potuto attestare pienamente di avere delle capacità notevoli e hanno trovato affermazione nei rispettivi e diversi campi del sapere. Ciò è probabilmente uno dei motivi che hanno portato alla creazione di istituzioni educative per la disabilità visiva prima che per molte altre tipologie di disturbo.
Caldin, R., Zappaterra, T. (2016). Pedagogia speciale e deficit visivo. Da Louis Braille ad oggi. Pisa : Edizioni ETS.
Pedagogia speciale e deficit visivo. Da Louis Braille ad oggi
CALDIN, ROBERTA;
2016
Abstract
La disabilità visiva ha goduto fin dall'antichità di una particolare eccezionalità all'interno di quella riflessione culturale che in generale legava l’handicap al concetto di colpa e vedeva il disabile relegato ai margini della società e prima ancora oggetto di infanticidio o abbandono. Ne sono testimonianza il fatto che la tradizione antica ci restituisca figure di ciechi per così dire ‘illustri’, come Omero, Tiresia, Democrito, Didimo di Alessandria, Eusebio l’Asiatico, che hanno potuto attestare pienamente di avere delle capacità notevoli e hanno trovato affermazione nei rispettivi e diversi campi del sapere. Ciò è probabilmente uno dei motivi che hanno portato alla creazione di istituzioni educative per la disabilità visiva prima che per molte altre tipologie di disturbo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.