Wittgenstein, da sedicente «discepolo» di Freud, sottopose la psicoanalisi a una lettura saltuaria e non priva di incomprensioni ma tutt’altro che disutile. L’articolo sostiene che alcune delle intuizioni di Wittgenstein gettano luce oggi sull’epistemologia della psicoanalisi in una maniera che travalica largamente certe richieste neo-scientiste di farne un’impresa più sperimentale o evidence-based. La filosofia wittgensteiniana della mente consente una ridescrizione del linguaggio dell’intenzionalità in un linguaggio dell’azione che può costituire uno strumento riutilizzabile per l’autocomprensione teorica della psicoanalisi di oggi. E infine, leggere Wittgenstein alla luce del suo incontro con la psicoanalisi può servire a rivitalizzare la comprensione delle sue stesse premesse filosofiche.
Roberto Brigati (2016). Vite parallele: Wittgenstein, Freud, la psicoanalisi e la filosofia. RIVISTA DI PSICOANALISI, 62(3), 717-732.
Vite parallele: Wittgenstein, Freud, la psicoanalisi e la filosofia
BRIGATI, ROBERTO
2016
Abstract
Wittgenstein, da sedicente «discepolo» di Freud, sottopose la psicoanalisi a una lettura saltuaria e non priva di incomprensioni ma tutt’altro che disutile. L’articolo sostiene che alcune delle intuizioni di Wittgenstein gettano luce oggi sull’epistemologia della psicoanalisi in una maniera che travalica largamente certe richieste neo-scientiste di farne un’impresa più sperimentale o evidence-based. La filosofia wittgensteiniana della mente consente una ridescrizione del linguaggio dell’intenzionalità in un linguaggio dell’azione che può costituire uno strumento riutilizzabile per l’autocomprensione teorica della psicoanalisi di oggi. E infine, leggere Wittgenstein alla luce del suo incontro con la psicoanalisi può servire a rivitalizzare la comprensione delle sue stesse premesse filosofiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.