L'autore affronta lo studio delle operazioni mimetiche messe in atto durante le liturgie indo-iraniche. In modo particolare, analizza il problema della diretta corrispondenza simbolica e funzionale che si stabilisce tra sacerdoti officianti (e loro assistenti), per un verso, e divinità richiamate dal cerimoniale, per l’altro, che apre notevoli e feconde prospettive di indagine. In una certa fase del rituale mazdaico riflesso nelle liturgie solenni avestiche, lo zaotar- ed i suoi sette Unterpriester, di fatto pare corrispondere funzionalmente ad Ahura Mazdā accompagnato dai sei Aməṣ̌a Spəṇta a cui si aggiunge la presenza di Sraoša. Tale sistema trova riscontro anche in alcuni rari motivi iconografici Zoroastriani.
Panaino, A. (2016). Mimesis e Rito. I Preti alati del cerimoniale mazdaico. BIZANTINISTICA, XVI (2014-2015), 41-61.
Mimesis e Rito. I Preti alati del cerimoniale mazdaico.
PANAINO, ANTONIO CLEMENTE DOMENICO
2016
Abstract
L'autore affronta lo studio delle operazioni mimetiche messe in atto durante le liturgie indo-iraniche. In modo particolare, analizza il problema della diretta corrispondenza simbolica e funzionale che si stabilisce tra sacerdoti officianti (e loro assistenti), per un verso, e divinità richiamate dal cerimoniale, per l’altro, che apre notevoli e feconde prospettive di indagine. In una certa fase del rituale mazdaico riflesso nelle liturgie solenni avestiche, lo zaotar- ed i suoi sette Unterpriester, di fatto pare corrispondere funzionalmente ad Ahura Mazdā accompagnato dai sei Aməṣ̌a Spəṇta a cui si aggiunge la presenza di Sraoša. Tale sistema trova riscontro anche in alcuni rari motivi iconografici Zoroastriani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.