La riforma del diritto societario si era posta l’obiettivo di procedere ad una radicale razionalizzazione della disciplina delle impugnazioni delle decisioni dei soci nell’ambito delle società a responsabilità limitata. Infatti, nella relazione di accompagnamento al d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, si leggeva che: «i casi tassativi di nullità delle deliberazioni assembleari sono stati accresciuti, anche al fine di confermare la superfluità della pronuncia di inesistenza: alle impossibilità o illiceità dell’oggetto si sono aggiunte la mancata convocazione della assemblea, e la mancanza del verbale della deliberazione, pur con la analitica precisazione di quando una assemblea può dirsi non convocata e di quando un verbale può dirsi mancante».L'articolo esamina le problematiche emerse dopo l'introduzione della riforma.
Nicola, S. (2015). L’impugnazione delle delibere assembleari nella S.r.l.: casi di invalidità tra annullamento e nullità. NORME & TRIBUTI MESE, 8(8), 86-95.
L’impugnazione delle delibere assembleari nella S.r.l.: casi di invalidità tra annullamento e nullità
SOLDATI, NICOLA
2015
Abstract
La riforma del diritto societario si era posta l’obiettivo di procedere ad una radicale razionalizzazione della disciplina delle impugnazioni delle decisioni dei soci nell’ambito delle società a responsabilità limitata. Infatti, nella relazione di accompagnamento al d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, si leggeva che: «i casi tassativi di nullità delle deliberazioni assembleari sono stati accresciuti, anche al fine di confermare la superfluità della pronuncia di inesistenza: alle impossibilità o illiceità dell’oggetto si sono aggiunte la mancata convocazione della assemblea, e la mancanza del verbale della deliberazione, pur con la analitica precisazione di quando una assemblea può dirsi non convocata e di quando un verbale può dirsi mancante».L'articolo esamina le problematiche emerse dopo l'introduzione della riforma.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.