Attraverso l’analisi della fitta rete intertestuale sottesa a Ov. Met. 7, il paper individua nella metafora eros/nosos una chiave di lettura unitaria per l’intero libro. In questa luce, i carmina di Medea si rivelano come null’altro che un ennesimo remedium amoris e la narrazione della peste diviene una potente «Realisierung» didascalica del tropo elegiaco. Ma, in questo gioco, la magia di Medea, nella consapevolezza metaletteraria delle sue metafore, diviene anche immagine della stessa poesia ‘spettacolare’ delle Metamorfosi e del suo tentativo costante di sondare i limiti dei carmina.
Ziosi, A. (2016). Medea’s Magical Metaphors: ars amandi and ars medendi in Ovid, Metamorphoses 7. STUDI ITALIANI DI FILOLOGIA CLASSICA, 14(1), 58-118.
Medea’s Magical Metaphors: ars amandi and ars medendi in Ovid, Metamorphoses 7
ZIOSI, ANTONIO
2016
Abstract
Attraverso l’analisi della fitta rete intertestuale sottesa a Ov. Met. 7, il paper individua nella metafora eros/nosos una chiave di lettura unitaria per l’intero libro. In questa luce, i carmina di Medea si rivelano come null’altro che un ennesimo remedium amoris e la narrazione della peste diviene una potente «Realisierung» didascalica del tropo elegiaco. Ma, in questo gioco, la magia di Medea, nella consapevolezza metaletteraria delle sue metafore, diviene anche immagine della stessa poesia ‘spettacolare’ delle Metamorfosi e del suo tentativo costante di sondare i limiti dei carmina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.