INTERSCENARIO 4 LE GENERAZIONI DEL NUOVO a cura di Nicola Bonazzi, Stefano Casi e Cristina Valenti dal 5 al 15 MARZO Un’iniziativa di Centro La Soffitta | Compagnia del Teatro dell’Argine | Teatri di Vita In collaborazione con Associazione Scenario | Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica | Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna Quarta edizione per “Interscenario”: progetto che segue la cadenza biennale del Premio Scenario, presentando gli spettacoli vincitori, segnalati e menzionati dell’ultima edizione del concorso, ovvero la Generazione Scenario: ritratto generazionale che riflette il panorama eterogeneo della giovane scena italiana. Ideato e realizzato dai tre soci di Scenario del territorio bolognese, il progetto mette in rete tre teatri con un percorso di cinque spettacoli, tre dei quali ospitati dalla Soffitta. Mio figlio era come un padre per me dei Fratelli Dalla Via (vincitore Scenario) cinico apologo sul conflitto generazionale; W (prova di resistenza) di Beatrice Baruffini (segnalato) rilettura performativa del migliore teatro di oggetti, con una sorprendente architettura di mattoni; Ummonte di Elisa Porciatti (menzione speciale) originale e ironica interpretazione del teatro di narrazione. A completare la rassegna, negli altri teatri della rete, due spettacoli d’ensemble caratterizzati entrambi dal ricorso a inserti musicali e coreografici. M.E.D.E.A. big oil del Collettivo InternoEnki (vincitore Scenario per Ustica): un’ampia ricerca sulle perforazioni petrolifere in Basilicata che incrocia il mito di una Medea contemporanea; trenofermo a-Katzelmacher della compagnia nO (Dance first. Think later): un Fassbinder contemporaneo ritrovato in spaccati sociali riprodotti con ruvida attenzione. La degenerazione dei rapporti fra politica e finanza, la difficoltà di vivere in un paese che non è per giovani, il degrado culturale ed esistenziale di un sud che è incrocio di vite allo sbando: dalla Generazione Scenario emerge un panorama attraversato da un senso diffuso di precarietà, che si accompagna nondimeno alla necessità dell’impegno civile, della denuncia, della resistenza (a partire dalla riscoperta di pagine della storia). Tratti forti e ricorrenti: la raccolta di testimonianze, con il metodo dell’osservazione e dell’inchiesta sul campo; l’utilizzo delle lingue regionali; il confronto con la memoria; la necessità di fare “gruppo” come metodo di lavoro e gesto politico.
Bonazzi, N., Casi, S., Valenti, C. (2014). INTERSCENARIO 4. LE GENERAZIONI DEL NUOVO.
INTERSCENARIO 4. LE GENERAZIONI DEL NUOVO
BONAZZI, NICOLA;CASI, STEFANO;VALENTI, CRISTINA
2014
Abstract
INTERSCENARIO 4 LE GENERAZIONI DEL NUOVO a cura di Nicola Bonazzi, Stefano Casi e Cristina Valenti dal 5 al 15 MARZO Un’iniziativa di Centro La Soffitta | Compagnia del Teatro dell’Argine | Teatri di Vita In collaborazione con Associazione Scenario | Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica | Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna Quarta edizione per “Interscenario”: progetto che segue la cadenza biennale del Premio Scenario, presentando gli spettacoli vincitori, segnalati e menzionati dell’ultima edizione del concorso, ovvero la Generazione Scenario: ritratto generazionale che riflette il panorama eterogeneo della giovane scena italiana. Ideato e realizzato dai tre soci di Scenario del territorio bolognese, il progetto mette in rete tre teatri con un percorso di cinque spettacoli, tre dei quali ospitati dalla Soffitta. Mio figlio era come un padre per me dei Fratelli Dalla Via (vincitore Scenario) cinico apologo sul conflitto generazionale; W (prova di resistenza) di Beatrice Baruffini (segnalato) rilettura performativa del migliore teatro di oggetti, con una sorprendente architettura di mattoni; Ummonte di Elisa Porciatti (menzione speciale) originale e ironica interpretazione del teatro di narrazione. A completare la rassegna, negli altri teatri della rete, due spettacoli d’ensemble caratterizzati entrambi dal ricorso a inserti musicali e coreografici. M.E.D.E.A. big oil del Collettivo InternoEnki (vincitore Scenario per Ustica): un’ampia ricerca sulle perforazioni petrolifere in Basilicata che incrocia il mito di una Medea contemporanea; trenofermo a-Katzelmacher della compagnia nO (Dance first. Think later): un Fassbinder contemporaneo ritrovato in spaccati sociali riprodotti con ruvida attenzione. La degenerazione dei rapporti fra politica e finanza, la difficoltà di vivere in un paese che non è per giovani, il degrado culturale ed esistenziale di un sud che è incrocio di vite allo sbando: dalla Generazione Scenario emerge un panorama attraversato da un senso diffuso di precarietà, che si accompagna nondimeno alla necessità dell’impegno civile, della denuncia, della resistenza (a partire dalla riscoperta di pagine della storia). Tratti forti e ricorrenti: la raccolta di testimonianze, con il metodo dell’osservazione e dell’inchiesta sul campo; l’utilizzo delle lingue regionali; il confronto con la memoria; la necessità di fare “gruppo” come metodo di lavoro e gesto politico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.