Il saggio esplora gli ambiti di applicazione e il valore euristico della definizione «Teatri di interazione sociale» coniata da Claudio Meldolesi in riferimento a un territorio teatrale, più che a un settore o a un genere. Ripercorrere le tappe attraverso le quali si è precisata tale definizione significa ricostruire i contenuti che vi si sono condensati e comprenderne l’oggetto. Negli studi di Meldolesi i termini interazione, interattività, intersoggettività compaiono variamente declinati. La riflessione al proposito parte perciò dalla distinzione fra esperienze laboratoriali a finalità teatrale ed esperienze terapeutico-riabilitative a mediazione teatrale, per concentrarsi sugli ambiti più strettamente artistici e lasciando sullo sfondo il côté terapeutico, per considerare il teatro del disagio dal punto di vista della “normale produzione scenica”. In particolare, il saggio individua negli studi di Meldolesi una serie di ricorrenze della parola "interazione", che si applica almeno a quattro procedimenti, ciascuno dei quali riferibile in generale al teatro tout court, ma in modo specifico al teatro in carcere e alle sue dinamiche: Interazione fra sé e gli altri; Interazione da mente a mente; Interazione fra l’individuo e il corpo sociale; Interazione fra arte e vita. I meccanismi interattivi del teatro (a tutti i livelli qui descritti) rappresentano un antidoto contro i comportamenti codificati della quotidianità ristretta, contro l’alienazione e la spersonalizzazione dell’individuo recluso, contro l'oggettivazione del corpo malato, disabile, emarginato. E per questa via la riflessione di Meldolesi viene estesa a tutto il teatro del costringimento, dove si pone nuovamente al centro il dato plurilinguistico della pratica scenica per indicare nel teatro il luogo di valorizzazione per eccellenza dell’individuo dotato di attitudini diverse nei diversi campi dell’emarginazione. Completa il contributo una bibliografia completa (precedentemente non disponibile) dei testi di Claudio Meldolesi sui Teatri di interazione sociale.

Valenti, C. (2014). «Teatri di interazione sociale»: fondamenti di una definizione euristica. PROVE DI DRAMMATURGIA, 1-2/2014, 29-33.

«Teatri di interazione sociale»: fondamenti di una definizione euristica

VALENTI, CRISTINA
2014

Abstract

Il saggio esplora gli ambiti di applicazione e il valore euristico della definizione «Teatri di interazione sociale» coniata da Claudio Meldolesi in riferimento a un territorio teatrale, più che a un settore o a un genere. Ripercorrere le tappe attraverso le quali si è precisata tale definizione significa ricostruire i contenuti che vi si sono condensati e comprenderne l’oggetto. Negli studi di Meldolesi i termini interazione, interattività, intersoggettività compaiono variamente declinati. La riflessione al proposito parte perciò dalla distinzione fra esperienze laboratoriali a finalità teatrale ed esperienze terapeutico-riabilitative a mediazione teatrale, per concentrarsi sugli ambiti più strettamente artistici e lasciando sullo sfondo il côté terapeutico, per considerare il teatro del disagio dal punto di vista della “normale produzione scenica”. In particolare, il saggio individua negli studi di Meldolesi una serie di ricorrenze della parola "interazione", che si applica almeno a quattro procedimenti, ciascuno dei quali riferibile in generale al teatro tout court, ma in modo specifico al teatro in carcere e alle sue dinamiche: Interazione fra sé e gli altri; Interazione da mente a mente; Interazione fra l’individuo e il corpo sociale; Interazione fra arte e vita. I meccanismi interattivi del teatro (a tutti i livelli qui descritti) rappresentano un antidoto contro i comportamenti codificati della quotidianità ristretta, contro l’alienazione e la spersonalizzazione dell’individuo recluso, contro l'oggettivazione del corpo malato, disabile, emarginato. E per questa via la riflessione di Meldolesi viene estesa a tutto il teatro del costringimento, dove si pone nuovamente al centro il dato plurilinguistico della pratica scenica per indicare nel teatro il luogo di valorizzazione per eccellenza dell’individuo dotato di attitudini diverse nei diversi campi dell’emarginazione. Completa il contributo una bibliografia completa (precedentemente non disponibile) dei testi di Claudio Meldolesi sui Teatri di interazione sociale.
2014
Valenti, C. (2014). «Teatri di interazione sociale»: fondamenti di una definizione euristica. PROVE DI DRAMMATURGIA, 1-2/2014, 29-33.
Valenti, Cristina
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