La stima del danno è un oggetto di studio classico dell’estimo, molti sono i contributi che nell’ambito delle stesse attività del Ce.S.E.T. sono stati prodotti sull’argomento. Nonostante l’ampia letteratura disponibile, i recenti disastri naturali e le implicazioni sempre più complesse esistenti nella società fra beni di mercato, beni pubblici, esternalità sia dal punto di vista della generazione attuale sia delle generazioni future, ci hanno indotto a dedicare a questo tema anche il XLIV Incontro di Studi del Centro. L’obiettivo è proprio quello di giungere, in una prospettiva multidisciplinare, a sistematizzare gli approcci estimativi della quantificazione del danno e a confrontarci su alcune delle principali questioni ancora aperte. In particolare si è voluto dedicare una specifica attenzione a quelle del mass appraisal, ossia la stima speditiva di numerosi beni, problematica particolarmente avvertita con il tragico terremoto che ha colpito proprio questa regione, e della valutazioni dei danni ambientali, anch’essa problematica sempre più sentita dalla società. Per approfondire dal punto di vista estimativo e dell’economia territoriale i principali aspetti di questi fenomeni, il XLIV Incontro di Studi del Ce.S.E.T. di Bologna è stato organizzato in una prospettiva multidisciplinare che ha consentito il confronto e l’integrazione di tutti i diversi approcci disciplinari e operativi all’argomento. Al convegno hanno partecipato i principali studiosi italiani in materia estimativa. I loro contributi sono stati integrati in un quadro dialettico con relazioni sia giuridiche sia dei principali soggetti direttamente operanti sul territorio quali la Regione Emilia Romagna e l’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali sia a livello locale che nazionale. Molto interessante sono stati i lavori condotti nelle sessioni parallele, che hanno affrontato il tema della stima dei danni dal punto di vista giuridico, economico estimativo e urbanistico-territoriale. Numerosi sono stati gli spunti di ricerca, i reciproci arricchimenti conoscitivi emersi durante il convegno, l’auspicio è che per almeno una parte di questi sia possibile continuare a percorrere la strada qui intrapresa di dialogo e di confronto fra tutte le componenti coinvolte. Il Ce.S.E.T. ha nella sua natura il principio della multidisciplinarietà e quindi si impegna fin da ora a continuare a promuovere occasioni di studio e di confronto che favoriscano questo processo. In ultimo voglio esprimere, anche a nome di tutto il Comitato Scientifico del Ce.S.E.T., il sentito ringraziamento agli organizzatori del convegno e in particolare ai colleghi prof. Alessandro Ragazzoni Prof.ssa Alessandra Castellini e Dott.ssa Lucia Devenuto per la qualità dell’evento, sia come accoglienza sia, soprattutto, come livello scientifico dei contributi, formalizzato anche con il processo di certificazione ISI degli Atti, che è diventato ormai da qualche anno una caratteristica dei nostri convegni.

Il Danno. Elementi giuridici, urbanistici e economico-estimativi

CASTELLINI, ALESSANDRA;DEVENUTO, LUCIA
2015

Abstract

La stima del danno è un oggetto di studio classico dell’estimo, molti sono i contributi che nell’ambito delle stesse attività del Ce.S.E.T. sono stati prodotti sull’argomento. Nonostante l’ampia letteratura disponibile, i recenti disastri naturali e le implicazioni sempre più complesse esistenti nella società fra beni di mercato, beni pubblici, esternalità sia dal punto di vista della generazione attuale sia delle generazioni future, ci hanno indotto a dedicare a questo tema anche il XLIV Incontro di Studi del Centro. L’obiettivo è proprio quello di giungere, in una prospettiva multidisciplinare, a sistematizzare gli approcci estimativi della quantificazione del danno e a confrontarci su alcune delle principali questioni ancora aperte. In particolare si è voluto dedicare una specifica attenzione a quelle del mass appraisal, ossia la stima speditiva di numerosi beni, problematica particolarmente avvertita con il tragico terremoto che ha colpito proprio questa regione, e della valutazioni dei danni ambientali, anch’essa problematica sempre più sentita dalla società. Per approfondire dal punto di vista estimativo e dell’economia territoriale i principali aspetti di questi fenomeni, il XLIV Incontro di Studi del Ce.S.E.T. di Bologna è stato organizzato in una prospettiva multidisciplinare che ha consentito il confronto e l’integrazione di tutti i diversi approcci disciplinari e operativi all’argomento. Al convegno hanno partecipato i principali studiosi italiani in materia estimativa. I loro contributi sono stati integrati in un quadro dialettico con relazioni sia giuridiche sia dei principali soggetti direttamente operanti sul territorio quali la Regione Emilia Romagna e l’Ordine dei dottori Agronomi e Forestali sia a livello locale che nazionale. Molto interessante sono stati i lavori condotti nelle sessioni parallele, che hanno affrontato il tema della stima dei danni dal punto di vista giuridico, economico estimativo e urbanistico-territoriale. Numerosi sono stati gli spunti di ricerca, i reciproci arricchimenti conoscitivi emersi durante il convegno, l’auspicio è che per almeno una parte di questi sia possibile continuare a percorrere la strada qui intrapresa di dialogo e di confronto fra tutte le componenti coinvolte. Il Ce.S.E.T. ha nella sua natura il principio della multidisciplinarietà e quindi si impegna fin da ora a continuare a promuovere occasioni di studio e di confronto che favoriscano questo processo. In ultimo voglio esprimere, anche a nome di tutto il Comitato Scientifico del Ce.S.E.T., il sentito ringraziamento agli organizzatori del convegno e in particolare ai colleghi prof. Alessandro Ragazzoni Prof.ssa Alessandra Castellini e Dott.ssa Lucia Devenuto per la qualità dell’evento, sia come accoglienza sia, soprattutto, come livello scientifico dei contributi, formalizzato anche con il processo di certificazione ISI degli Atti, che è diventato ormai da qualche anno una caratteristica dei nostri convegni.
2015
382
978-88-99459-21-5
Alessandra Castellini; Lucia Devenuto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/555599
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