Come scrive Marc Augé (2013), «Il mondo contemporaneo ci mette di fronte a un vero groviglio della paura». Immersi fra le notizie sui recenti, continui, drammatici avvenimenti che nel corso del 2015, ma già prima, e a tutt’oggi, stanno colpendo Parigi, diversi luoghi dell’Europa e del mondo, in una dimensione quanto mai globale, abbiamo bisogno di conoscere, capire, dibattere su un piano interdisciplinare e interculturale. Abbiamo bisogno di cercare di comprendere cosa è successo, cosa sta succedendo, cosa sta cambiando, come affrontare la paura del terrorismo e come evitare le trappole del pregiudizio che tende a fare di coloro che hanno agito le atroci violenze i rappresentanti dei rispettivi ampi gruppi umani di appartenenza. Abbiamo la responsabilità di chiederci come la riflessione pedagogica e le prassi educative, in particolare nella loro declinazione interculturale, possano contribuire, nei contesti educativi particolari e concreti, ad affrontare questioni dal volto planetario e che, al tempo stesso e proprio per questo, riguardano ciascuno.
Lorenzini, S. (2016). Terrorismo, paure, pregiudizi: una riflessione interculturale – Terrorism, fears and prejudices: an intercultural reflection. EDUCAZIONE INTERCULTURALE, 14(2), 1-13.
Terrorismo, paure, pregiudizi: una riflessione interculturale – Terrorism, fears and prejudices: an intercultural reflection
LORENZINI, STEFANIA
2016
Abstract
Come scrive Marc Augé (2013), «Il mondo contemporaneo ci mette di fronte a un vero groviglio della paura». Immersi fra le notizie sui recenti, continui, drammatici avvenimenti che nel corso del 2015, ma già prima, e a tutt’oggi, stanno colpendo Parigi, diversi luoghi dell’Europa e del mondo, in una dimensione quanto mai globale, abbiamo bisogno di conoscere, capire, dibattere su un piano interdisciplinare e interculturale. Abbiamo bisogno di cercare di comprendere cosa è successo, cosa sta succedendo, cosa sta cambiando, come affrontare la paura del terrorismo e come evitare le trappole del pregiudizio che tende a fare di coloro che hanno agito le atroci violenze i rappresentanti dei rispettivi ampi gruppi umani di appartenenza. Abbiamo la responsabilità di chiederci come la riflessione pedagogica e le prassi educative, in particolare nella loro declinazione interculturale, possano contribuire, nei contesti educativi particolari e concreti, ad affrontare questioni dal volto planetario e che, al tempo stesso e proprio per questo, riguardano ciascuno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.