Come interpretano la cura da professioniste dell'educazione che operano con bambine e bambini nei servizi educativi 0-3 anni? L’articolo esamina alcune delle narrazioni prodotte da educatrici di nido d’infanzia, tutte donne, nel corso di approfondite interviste qualitative e di focus group, realizzati entro percorsi di ricerca . Toccando diversi temi, le educatrici hanno potuto esprimersi su ciò che intendono per cura e per accoglienza nel lavoro educativo con la prima infanzia, nel rapporto con bambini/e e famiglie di origine sia italiana sia straniera, al fine di lasciare emergere eventuali aspetti peculiari e differenti così come i possibili tratti comuni. Questo contributo porta l’attenzione sulle narrazioni prodotte da educatrici di nido d’infanzia, tutte donne, nel corso di approfondite interviste qualitative e di focus group, realizzati nell’ambito di percorsi di ricerca [1] in cui sono stati toccati diversi temi relativi all’esperienza professionale, anche in materia di cura con bambine e bambini in età 0-3 anni e con le loro famiglie. Le educatrici hanno potuto esprimersi su ciò che intendono per cura e per accoglienza nel lavoro educativo con la prima infanzia, nel rapporto con bambini/e e famiglie di origine sia italiana sia straniera, al fine di lasciare emergere eventuali aspetti peculiari e differenti così come i possibili tratti comuni, evitando un’indagine che riguardasse cioè solo gli “stranieri” o solo gli “autoctoni”, istituendo implicitamente gli uni e gli altri quali soggetti di appartenenze nettamente distinte e separate.
Stefania, L. (2015). La cura e l’accoglienza nelle narrazioni di educatrici di nido d’infanzia. Dal sapere dell’essenziale alle sfide aperte in direzione di ragione. EDUCAZIONE INTERCULTURALE, 13(3), 1-14.
La cura e l’accoglienza nelle narrazioni di educatrici di nido d’infanzia. Dal sapere dell’essenziale alle sfide aperte in direzione di ragione.
LORENZINI, STEFANIA
2015
Abstract
Come interpretano la cura da professioniste dell'educazione che operano con bambine e bambini nei servizi educativi 0-3 anni? L’articolo esamina alcune delle narrazioni prodotte da educatrici di nido d’infanzia, tutte donne, nel corso di approfondite interviste qualitative e di focus group, realizzati entro percorsi di ricerca . Toccando diversi temi, le educatrici hanno potuto esprimersi su ciò che intendono per cura e per accoglienza nel lavoro educativo con la prima infanzia, nel rapporto con bambini/e e famiglie di origine sia italiana sia straniera, al fine di lasciare emergere eventuali aspetti peculiari e differenti così come i possibili tratti comuni. Questo contributo porta l’attenzione sulle narrazioni prodotte da educatrici di nido d’infanzia, tutte donne, nel corso di approfondite interviste qualitative e di focus group, realizzati nell’ambito di percorsi di ricerca [1] in cui sono stati toccati diversi temi relativi all’esperienza professionale, anche in materia di cura con bambine e bambini in età 0-3 anni e con le loro famiglie. Le educatrici hanno potuto esprimersi su ciò che intendono per cura e per accoglienza nel lavoro educativo con la prima infanzia, nel rapporto con bambini/e e famiglie di origine sia italiana sia straniera, al fine di lasciare emergere eventuali aspetti peculiari e differenti così come i possibili tratti comuni, evitando un’indagine che riguardasse cioè solo gli “stranieri” o solo gli “autoctoni”, istituendo implicitamente gli uni e gli altri quali soggetti di appartenenze nettamente distinte e separate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.