La monografia Amato A.; Mack G. (2015) Comunicare tramite interprete nelle indagini di polizia. Implicazioni didattiche di un’analisi linguistica (pp. 143). ISBN: 978-88-6923-061-5. Bologna: Bononia University Press è il risultato del lavoro di ricerca condotto dalla due autrici nel contesto del progetto di ricerca “ImPLI” (Improving Police and Legal Interpreting) sull’impiego di interpreti in interviste e interrogatori di polizia nelle indagini preliminari (titolo inglese: Developing best practices in interpreter-mediated investigative interviews with suspects, victims and experts). Il progetto della durata di 18 mesi è stato approvato dalla Commissione europea nel maggio 2011 (Grant agreement JUST/2010/JPEN/1562/AG). I partner del progetto sono stati: Charles University di Praga, Fachhochschule di Colonia, Heriot-Watt University di Edimburgo, ISIT di Parigi, Lessius University di Anversa, SSLMIT (oggi DIT) dell’’Università di Bologna, sede di Forlì. Il volume si inserisce nella collana “Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture” del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (DIT) dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, sede di Forlì ed è stato sottoposto a peer review. Il lavoro si compone di quattro parti. La prima parte descrive il materiale su cui si basa il volume, vale a dire un video prodotto dalle due autrici, il contesto normativo in cui si svolgono le due interviste di polizia giudiziaria rappresentate nel video, la sceneggiatura e i personaggi del video e infine le caratteristiche del parlato istituzionale individuate dagli studiosi di analisi della conversazione che fanno parte della comunicazione presente nel video. Il video proposto presenta due interviste di polizia giudiziaria condotte con la mediazione di interpreti. Il copione del video è stato tratto da un verbale reale (anonimizzato) di un interrogatorio di polizia giudiziaria relativo a un reato di tentativo di violenza sessuale, messo a disposizione delle autrici dalla Questura di Forlì. Questa traccia è stata poi rielaborata ed adattata a una situazione di comunicazione mediata da interprete. Nel nostro caso la lingua del procedimento è l’italiano, la lingua madre della vittima è il tedesco e la lingua del sospettato è il francese. Il video è sottotitolato in inglese per consentirne una più ampia diffusione. La Questura di Forlì ha partecipato attivamente alla lavorazione e alla produzione del video, in particolare nelle persone del commissario di polizia e di un funzionario linguistico che si sono prestati ad interpretare i loro rispettivi ruoli nel video. La seconda parte del volume esplora i meccanismi interazionali e discorsivi che si instaurano nel corso della comunicazione di tipo istituzionale in cui i partecipanti si avvalgono dell’opera di un interprete. A tale scopo il video viene analizzato sequenza per sequenza per individuare e mettere in risalto i fenomeni più rilevanti e caratterizzanti della comunicazione tra parlanti che appartengono a culture diverse, non parlano la stessa lingua e si avvalgono di un interprete in un contesto istituzionale. La metodologia utilizzata è quella dell’analisi della conversazione e dell’analisi del discorso che consentono di esaminare sequenze di turni che compongono la struttura dell’interazione. In particolare sono state presentate e analizzate: - le sequenze di apertura dell’intervista di polizia giudiziaria con la vittima e dell’interrogatorio col sospettato di reato mediate da un interprete - le sequenze del racconto libero nell’intervista di polizia giudiziaria con la vittima e nell’interrogatorio col sospettato di un reato mediate da un interprete - la sequenza relativa alle garanzie e al capo di imputazione del sospettato mediata da un interprete - la sequenza di domande più circostanziate sia con la vittima sia col sospettato di reato mediate da un interprete - la sequenza di chiusura dell’intervista con la vittima e dell’interrogatorio con il sospettato di reato mediata da un interprete. L’analisi turno per turno delle suddette sequenze ha consentito di mettere in risalto alcune problematiche tipiche di questo contesto comunicativo che rappresentano delle vere e proprie sfide per l’interprete, tra cui: la necessità di possedere conoscenze approfondite in materia di diritto processuale penale per evitare il rischio di non tradurre correttamente a beneficio della vittima o del sospettato; l’esigenza di gestire turni anche molto estesi da tradurre, come nel racconto libero, senza perdere informazioni e quindi la necessità di padroneggiare un sistema di presa di note che consenta di annotare per poi riprodurre fedelmente il racconto del parlante in un’altra lingua; la necessità di gestire possibili tensioni emotive o conflitti che possono insorgere durante le interviste quando ad esempio un sospettato contesta il capo di imputazione; l’esigenza di chiarire o esplicitare elementi culturali tra parlanti che appartengono a culture diverse. La terza parte del lavoro è composta di dodici Schede Tematiche (a cui si fa rimando nel corso dell’analisi dell’interazione condotta nelle prime due parti) che approfondiscono, sulla base della ricerca e della letteratura esistenti, alcuni elementi salienti per questo ambito di studio che riguardano sia la figura dell’interprete sia alcuni fenomeni riscontrati nell’analisi della comunicazione mediata da interprete presente nel video: il diritto all’interprete e la direttiva 2010/64 dell’Unione Europea; la figura dell’interprete in ambito giuridico-giudiziario; ruoli dell’interprete e norme che ne regolano l’agire comunicativo; modalità di interpretazione e interpretazione in lingua dei segni; il posizionamento dell’interprete; salute e sicurezza dell’interprete; le interviste investigative in Italia: colloquio, intervista, interrogatorio; footing e discorso riportato; la gestione dei turni e le sovrapposizioni negli incontri mediati da un interprete; la riparazione; continuer e backchannel. La quarta parte del volume contiene infine una serie di risorse messe a disposizione di chi voglia approfondire o estendere le proprie conoscenze sull’interpretazione in ambito giuridico-giudiziario. Si tratta di una raccolta di materiali audiovisivi, di una breve presentazione di tutti i progetti di ricerca sull’interpretazione e la traduzione in ambito giuridico e giudiziario già condotti in ambito europeo e non solo, e infine delle direttive europee e delle principali linee guida che riguardano l’attività di interpreti e traduttori in ambito giuridico e giudiziario. Il volume è corredato da un DVD contenente: sei diversi video che rappresentano diverse situazioni di interviste di polizia giudiziaria con vittime, testimoni e sospettati di reato ambientate in diversi Paesi europei, mediate da interpreti sia di lingue parlate sia di lingue dei segni; i link ai progetti di ricerca descritti nella quarta parte del volume, i link a tutta una serie di risorse audiovisive frutto del lavoro di ricerca in questo ambito. Conclude il volume l’elenco dei riferimenti bibliografici citati.

Comunicare tramite interprete nelle indagini di polizia. Implicazioni didattiche di un’analisi linguistica

Amato, Amalia Agata Maria;Mack, Gabriele
2015

Abstract

La monografia Amato A.; Mack G. (2015) Comunicare tramite interprete nelle indagini di polizia. Implicazioni didattiche di un’analisi linguistica (pp. 143). ISBN: 978-88-6923-061-5. Bologna: Bononia University Press è il risultato del lavoro di ricerca condotto dalla due autrici nel contesto del progetto di ricerca “ImPLI” (Improving Police and Legal Interpreting) sull’impiego di interpreti in interviste e interrogatori di polizia nelle indagini preliminari (titolo inglese: Developing best practices in interpreter-mediated investigative interviews with suspects, victims and experts). Il progetto della durata di 18 mesi è stato approvato dalla Commissione europea nel maggio 2011 (Grant agreement JUST/2010/JPEN/1562/AG). I partner del progetto sono stati: Charles University di Praga, Fachhochschule di Colonia, Heriot-Watt University di Edimburgo, ISIT di Parigi, Lessius University di Anversa, SSLMIT (oggi DIT) dell’’Università di Bologna, sede di Forlì. Il volume si inserisce nella collana “Studi Interdisciplinari su Traduzione, Lingue e Culture” del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione (DIT) dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, sede di Forlì ed è stato sottoposto a peer review. Il lavoro si compone di quattro parti. La prima parte descrive il materiale su cui si basa il volume, vale a dire un video prodotto dalle due autrici, il contesto normativo in cui si svolgono le due interviste di polizia giudiziaria rappresentate nel video, la sceneggiatura e i personaggi del video e infine le caratteristiche del parlato istituzionale individuate dagli studiosi di analisi della conversazione che fanno parte della comunicazione presente nel video. Il video proposto presenta due interviste di polizia giudiziaria condotte con la mediazione di interpreti. Il copione del video è stato tratto da un verbale reale (anonimizzato) di un interrogatorio di polizia giudiziaria relativo a un reato di tentativo di violenza sessuale, messo a disposizione delle autrici dalla Questura di Forlì. Questa traccia è stata poi rielaborata ed adattata a una situazione di comunicazione mediata da interprete. Nel nostro caso la lingua del procedimento è l’italiano, la lingua madre della vittima è il tedesco e la lingua del sospettato è il francese. Il video è sottotitolato in inglese per consentirne una più ampia diffusione. La Questura di Forlì ha partecipato attivamente alla lavorazione e alla produzione del video, in particolare nelle persone del commissario di polizia e di un funzionario linguistico che si sono prestati ad interpretare i loro rispettivi ruoli nel video. La seconda parte del volume esplora i meccanismi interazionali e discorsivi che si instaurano nel corso della comunicazione di tipo istituzionale in cui i partecipanti si avvalgono dell’opera di un interprete. A tale scopo il video viene analizzato sequenza per sequenza per individuare e mettere in risalto i fenomeni più rilevanti e caratterizzanti della comunicazione tra parlanti che appartengono a culture diverse, non parlano la stessa lingua e si avvalgono di un interprete in un contesto istituzionale. La metodologia utilizzata è quella dell’analisi della conversazione e dell’analisi del discorso che consentono di esaminare sequenze di turni che compongono la struttura dell’interazione. In particolare sono state presentate e analizzate: - le sequenze di apertura dell’intervista di polizia giudiziaria con la vittima e dell’interrogatorio col sospettato di reato mediate da un interprete - le sequenze del racconto libero nell’intervista di polizia giudiziaria con la vittima e nell’interrogatorio col sospettato di un reato mediate da un interprete - la sequenza relativa alle garanzie e al capo di imputazione del sospettato mediata da un interprete - la sequenza di domande più circostanziate sia con la vittima sia col sospettato di reato mediate da un interprete - la sequenza di chiusura dell’intervista con la vittima e dell’interrogatorio con il sospettato di reato mediata da un interprete. L’analisi turno per turno delle suddette sequenze ha consentito di mettere in risalto alcune problematiche tipiche di questo contesto comunicativo che rappresentano delle vere e proprie sfide per l’interprete, tra cui: la necessità di possedere conoscenze approfondite in materia di diritto processuale penale per evitare il rischio di non tradurre correttamente a beneficio della vittima o del sospettato; l’esigenza di gestire turni anche molto estesi da tradurre, come nel racconto libero, senza perdere informazioni e quindi la necessità di padroneggiare un sistema di presa di note che consenta di annotare per poi riprodurre fedelmente il racconto del parlante in un’altra lingua; la necessità di gestire possibili tensioni emotive o conflitti che possono insorgere durante le interviste quando ad esempio un sospettato contesta il capo di imputazione; l’esigenza di chiarire o esplicitare elementi culturali tra parlanti che appartengono a culture diverse. La terza parte del lavoro è composta di dodici Schede Tematiche (a cui si fa rimando nel corso dell’analisi dell’interazione condotta nelle prime due parti) che approfondiscono, sulla base della ricerca e della letteratura esistenti, alcuni elementi salienti per questo ambito di studio che riguardano sia la figura dell’interprete sia alcuni fenomeni riscontrati nell’analisi della comunicazione mediata da interprete presente nel video: il diritto all’interprete e la direttiva 2010/64 dell’Unione Europea; la figura dell’interprete in ambito giuridico-giudiziario; ruoli dell’interprete e norme che ne regolano l’agire comunicativo; modalità di interpretazione e interpretazione in lingua dei segni; il posizionamento dell’interprete; salute e sicurezza dell’interprete; le interviste investigative in Italia: colloquio, intervista, interrogatorio; footing e discorso riportato; la gestione dei turni e le sovrapposizioni negli incontri mediati da un interprete; la riparazione; continuer e backchannel. La quarta parte del volume contiene infine una serie di risorse messe a disposizione di chi voglia approfondire o estendere le proprie conoscenze sull’interpretazione in ambito giuridico-giudiziario. Si tratta di una raccolta di materiali audiovisivi, di una breve presentazione di tutti i progetti di ricerca sull’interpretazione e la traduzione in ambito giuridico e giudiziario già condotti in ambito europeo e non solo, e infine delle direttive europee e delle principali linee guida che riguardano l’attività di interpreti e traduttori in ambito giuridico e giudiziario. Il volume è corredato da un DVD contenente: sei diversi video che rappresentano diverse situazioni di interviste di polizia giudiziaria con vittime, testimoni e sospettati di reato ambientate in diversi Paesi europei, mediate da interpreti sia di lingue parlate sia di lingue dei segni; i link ai progetti di ricerca descritti nella quarta parte del volume, i link a tutta una serie di risorse audiovisive frutto del lavoro di ricerca in questo ambito. Conclude il volume l’elenco dei riferimenti bibliografici citati.
2015
143 + cd rom
978-88-6923-061-5
Amato, Amalia Agata Maria; Mack, Gabriele
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Mack-Amato.pdf

accesso aperto

Tipo: Versione (PDF) editoriale
Licenza: Licenza per Accesso Aperto. Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate (CCBYNCND)
Dimensione 2.11 MB
Formato Adobe PDF
2.11 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/553071
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact