Test genetici, medicina predittiva, privacy

Le informazioni genetiche tra legislazione speciale e codice civile 1. Genetica e diritto. L’approccio del giurista ai temi oggetto di discussione è per sua natura sistematico, giacché tende, o –meglio- aspira, ad ordinare, classificare, collegare in un insieme logico, e giuridicamente rilevante, i molteplici aspetti che emergono dalla riflessione sui rapporti tra genetica e diritto. Volendo appunto procedere per classificazioni possiamo chiarire che l’ambito in cui si colloca tale riflessione è quello della bioetica, che tanta importanza ha acquistato negli ultimi anni nella scienza del diritto. Nel settore della bioetica, poi, per il giurista civilista si pone come fondamentale la considerazione degli interessi dei soggetti privati che sono protagonisti delle vicende della vita che pongono problemi etici (“bioetica”), della precisa individuazione di tali interessi e della corretta e ponderata valutazione in ordine alla necessità della loro protezione (se il diritto penale guarda ai “beni da proteggere”, il diritto civile considera gli “interessi”,individuali o di gruppo, e soprattutto il loro eventuale conflitto). Lo scopo della presente indagine è appunto quello di riuscire ad individuare gli interessi in gioco, ad evidenziare quelli tra essi che possano essere qualificati come giuridicamente rilevanti e ad enucleare infine una serie di regole di condotta, che valgano a risolvere gli eventuali conflitti tra gli interessi medesimi. E’ bene precisare che la ricerca è alleggerita dall’esistenza di norme, di varia natura, che già risolvono i conflitti, seppure in maniera disorganica e frammentaria, tanto da generare negli interlocutori “genetisti” la pressante “domanda di regolamentazione”. Dalle norme e dai principi esistenti occorre muovere la ricerca e cercare la risposta più attuale alla comune esigenza di sistemazione.