All’inizio del XX secolo la Russia attraversò una fase storica che sembrò avvicinarla per un momento al nuovo regime. Si trattò di un periodo di relativa liberalizzazione che vide l’abolizione della censura preventiva ed il successivo fiorire del mercato culturale, un periodo in cui la Russia avrebbe potuto aspirare ad una modernizzazione di stampo occidentale. La rivoluzione bolscevica fu una sorta di Restaurazione, un ritorno a quella ancestrale schiavitù della parola che aveva caratterizzato il vecchio regime. Essa designò il passaggio da un inebriante periodo di liberalizzazione della parola ad una sua totale sottomissione e ad un suo utilizzo totalmente politicizzato ed ideologizzato. Nell’era sovietica il partito, facendo leva su un forte sistema letteraturocentrico, utilizzò la letteratura per esercitare gli effetti performativi della sua Parola. La caduta dell’URSS completò la parabola della Russia del XX secolo, un grafico che dal “potere del mercato” nella Russia pre-rivoluzionaria, passò “al mercato del potere” nella Russia sovietica, per tornare di nuovo al “potere del mercato” dopo il 1991, un mercato dominato dalla cultura di massa, dal successo temporale e dal verdetto economico.

M.Zalambani (2007). Le istituzioni culturali della Russia Sovietica. EUROPA ORIENTALIS, XXVI, 147-182.

Le istituzioni culturali della Russia Sovietica

ZALAMBANI, MARIA
2007

Abstract

All’inizio del XX secolo la Russia attraversò una fase storica che sembrò avvicinarla per un momento al nuovo regime. Si trattò di un periodo di relativa liberalizzazione che vide l’abolizione della censura preventiva ed il successivo fiorire del mercato culturale, un periodo in cui la Russia avrebbe potuto aspirare ad una modernizzazione di stampo occidentale. La rivoluzione bolscevica fu una sorta di Restaurazione, un ritorno a quella ancestrale schiavitù della parola che aveva caratterizzato il vecchio regime. Essa designò il passaggio da un inebriante periodo di liberalizzazione della parola ad una sua totale sottomissione e ad un suo utilizzo totalmente politicizzato ed ideologizzato. Nell’era sovietica il partito, facendo leva su un forte sistema letteraturocentrico, utilizzò la letteratura per esercitare gli effetti performativi della sua Parola. La caduta dell’URSS completò la parabola della Russia del XX secolo, un grafico che dal “potere del mercato” nella Russia pre-rivoluzionaria, passò “al mercato del potere” nella Russia sovietica, per tornare di nuovo al “potere del mercato” dopo il 1991, un mercato dominato dalla cultura di massa, dal successo temporale e dal verdetto economico.
2007
M.Zalambani (2007). Le istituzioni culturali della Russia Sovietica. EUROPA ORIENTALIS, XXVI, 147-182.
M.Zalambani
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