La nota analizza la vulnerabilità sismica di edifici prefabbricati in c.a. utilizzando i dati sui danni raccolti a seguito dei terremoti dell'Emilia del 2012. In particolare, a partire da un inventario relativo a 1421 edifici, corrispondenti a circa il 30% degli edifici industriali presenti sul territorio colpito, vengono presentate le matrici di danno e le relative curve di fragilità empiriche. Le informazioni sui danni sono classificate sulla base di una scala composta da 6 livelli derivata dalla EMS-98. L'intensità dello scuotimento è espressa in termini dell'accelerazione di picco al suolo (PGA), e viene ricavata per ogni edificio dalle mappe ufficiali delle due scosse principali pubblicate dall'INGV. La distribuzione delle fragilità empiriche suggerisce la possibilità di un'interazione fra diversi meccanismi di collasso. Come conseguenza, le funzioni log-normali tradizionalmente usate per ottenere le curve di fragilità analitiche non riescono a descrivere in modo sufficientemente accurato il comportamento degli edifici.
Minghini, F., Tullini, N., Buratti, N., Ongaretto, E., Savoia, M. (2015). Curve di Fragilità Empiriche Relative agli Edifici Industriali Colpiti dalla Sequenza Sismica del 2012 in Emilia.
Curve di Fragilità Empiriche Relative agli Edifici Industriali Colpiti dalla Sequenza Sismica del 2012 in Emilia
BURATTI, NICOLA;ONGARETTO, ELENA;SAVOIA, MARCO
2015
Abstract
La nota analizza la vulnerabilità sismica di edifici prefabbricati in c.a. utilizzando i dati sui danni raccolti a seguito dei terremoti dell'Emilia del 2012. In particolare, a partire da un inventario relativo a 1421 edifici, corrispondenti a circa il 30% degli edifici industriali presenti sul territorio colpito, vengono presentate le matrici di danno e le relative curve di fragilità empiriche. Le informazioni sui danni sono classificate sulla base di una scala composta da 6 livelli derivata dalla EMS-98. L'intensità dello scuotimento è espressa in termini dell'accelerazione di picco al suolo (PGA), e viene ricavata per ogni edificio dalle mappe ufficiali delle due scosse principali pubblicate dall'INGV. La distribuzione delle fragilità empiriche suggerisce la possibilità di un'interazione fra diversi meccanismi di collasso. Come conseguenza, le funzioni log-normali tradizionalmente usate per ottenere le curve di fragilità analitiche non riescono a descrivere in modo sufficientemente accurato il comportamento degli edifici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.