Il lavoro ha avuto i seguenti obiettivi: valutare la presenza di HEV (Hepatitis E virus) in suini deceduti o soppressi a causa della presenza di forme patologiche, valutare l’eventuale correlazione tra l’infezione e la presenza di patologie concomitanti, identificare eventuali fattori di rischio per l’infezione e analizzare filogeneticamente i ceppi identificati. Sono stati esaminati 137 suini (2-4 mesi), selezionati in modo casuale tra quelli inviati a scopo diagnostico presso le sezioni di BS e RE dell’IZS della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. Per ogni suino, sono state raccolte informazioni relative a: età, tipologia dell’allevamento e presenza di patologie concomitanti evidenziate in sede autoptica o mediante indagini di laboratorio. Le patologie riscontrate sono state classificate in base alla localizzazione preminente delle lesioni in: patologie gastroenteriche, epatiche, polmonari o multiple. Da ogni animale è stato prelevato un campione di bile, poi diluito 1:10 e conservato a -80° C. A partire da 140 ul di questa soluzione è stata effettuata l’estrazione dell’RNA da cui è stato a amplificato un segmento del genoma virale di HEV mediante un protocollo di RT-NESTED-PCR, utilizzando 2 diversi set di primers: conA1-conS1, conA2-conS2; 3156-3157, 3158-3159. I prodotti ottenuti in NESTED-PCR sono stati visualizzati su gel di agarosio e alcuni campioni positivi, scelti in maniera casuale, sono stati successivamente purificati e sequenziati. L’analisi filogenetica delle sequenze ottenute è stata effettuata con il software DNASIS Max 2.0 e il dendrogramma è stato costruito con il software Bionumerics software packages con il metodo UPGMA. La prevalenza per HEV è stata esaminata in funzione dei seguenti fattori di rischio: età, tipologia di allevamento, presenza di lesioni anatomopatologiche macroscopiche, diagnosi dell’infezione da PRRSV o PCV2. 41 dei 137 campioni analizzati (29,9%) sono risultati positivi per HEV con almeno uno dei 2 set di primers utilizzati. Non sono state rilevate associazioni statisticamente significative tra la diagnosi di infezione da HEV e la presenza di patologie concomitanti, o le diverse tipologie di allevamento esaminate. I risultati dell’analisi multivariata indicano che i soggetti in magronaggio (età 80-120 giorni) hanno tuttavia una probabilità di contrarre l’infezione statisticamente più elevata rispetto ai soggetti più giovani (OR=3,78; p:0,009). Nei magroni, infatti, la prevalenza riscontrata era nettamente più elevata (46,9%) rispetto ai soggetti in svezzamento (20%). Per quanto riguarda l’analisi filogenetica, i ceppi identificati, confrontati con ceppi suini ed umani provenienti da USA, Giappone ed Europa, sono risultati tutti appartenere al genotipo 3 e hanno dimostrato un’omologia nucleotidica tra loro variabile dall’81,8% al 99,6%. Pur presentando differenze anche notevoli nella struttura nucleotidica, il profilo amminoacidico non presentava tuttavia variazioni significative: le differenze, quando presenti, non sono state tali da far supporre una variazione a carico della struttura della proteina risultante. L’elevata prevalenza riscontrata conferma la presenza e la larga diffusione dell’infezione da HEV negli allevamenti suinicoli intensivi del Nord Italia. La maggiore prevalenza riscontrata nei soggetti in magronaggio concorda con quanto già riscontrato in altri lavori. L’osservazione che la presenza di patologie concomitanti a carico di uno o più apparati non è correlata ad una maggiore probabilità di infezione da HEV nei soggetti esaminati, parrebbe confermare l’ipotesi che l’infezione nel suino evolva in modo asintomatico non esitando in lesioni anatomopatologiche macroscopicamente evidenti. Tuttavia, in considerazione del particolare tipo di campionamento utilizzato, non è possibile escludere che l’infezione da HEV non sia implicata in patologie multifattoriali o non contribuisca ad aggravare altre infezioni, quali ad esempio quelle sostenute da PCV2 o PRRSV.

Martelli F., Toma S., Di Bartolo I., Inglese N., Caprioli A., Ruggeri F.M., et al. (2007). Epidemiologia e analisi filogenetica di diversi ceppi di Hepatitis E Virus (HEV) identificati in allevamenti del nord Italia.. PARMA : Stamperia scrl.

Epidemiologia e analisi filogenetica di diversi ceppi di Hepatitis E Virus (HEV) identificati in allevamenti del nord Italia.

MARTELLI, FRANCESCA;CAPRIOLI, ANDREA;OSTANELLO, FABIO
2007

Abstract

Il lavoro ha avuto i seguenti obiettivi: valutare la presenza di HEV (Hepatitis E virus) in suini deceduti o soppressi a causa della presenza di forme patologiche, valutare l’eventuale correlazione tra l’infezione e la presenza di patologie concomitanti, identificare eventuali fattori di rischio per l’infezione e analizzare filogeneticamente i ceppi identificati. Sono stati esaminati 137 suini (2-4 mesi), selezionati in modo casuale tra quelli inviati a scopo diagnostico presso le sezioni di BS e RE dell’IZS della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. Per ogni suino, sono state raccolte informazioni relative a: età, tipologia dell’allevamento e presenza di patologie concomitanti evidenziate in sede autoptica o mediante indagini di laboratorio. Le patologie riscontrate sono state classificate in base alla localizzazione preminente delle lesioni in: patologie gastroenteriche, epatiche, polmonari o multiple. Da ogni animale è stato prelevato un campione di bile, poi diluito 1:10 e conservato a -80° C. A partire da 140 ul di questa soluzione è stata effettuata l’estrazione dell’RNA da cui è stato a amplificato un segmento del genoma virale di HEV mediante un protocollo di RT-NESTED-PCR, utilizzando 2 diversi set di primers: conA1-conS1, conA2-conS2; 3156-3157, 3158-3159. I prodotti ottenuti in NESTED-PCR sono stati visualizzati su gel di agarosio e alcuni campioni positivi, scelti in maniera casuale, sono stati successivamente purificati e sequenziati. L’analisi filogenetica delle sequenze ottenute è stata effettuata con il software DNASIS Max 2.0 e il dendrogramma è stato costruito con il software Bionumerics software packages con il metodo UPGMA. La prevalenza per HEV è stata esaminata in funzione dei seguenti fattori di rischio: età, tipologia di allevamento, presenza di lesioni anatomopatologiche macroscopiche, diagnosi dell’infezione da PRRSV o PCV2. 41 dei 137 campioni analizzati (29,9%) sono risultati positivi per HEV con almeno uno dei 2 set di primers utilizzati. Non sono state rilevate associazioni statisticamente significative tra la diagnosi di infezione da HEV e la presenza di patologie concomitanti, o le diverse tipologie di allevamento esaminate. I risultati dell’analisi multivariata indicano che i soggetti in magronaggio (età 80-120 giorni) hanno tuttavia una probabilità di contrarre l’infezione statisticamente più elevata rispetto ai soggetti più giovani (OR=3,78; p:0,009). Nei magroni, infatti, la prevalenza riscontrata era nettamente più elevata (46,9%) rispetto ai soggetti in svezzamento (20%). Per quanto riguarda l’analisi filogenetica, i ceppi identificati, confrontati con ceppi suini ed umani provenienti da USA, Giappone ed Europa, sono risultati tutti appartenere al genotipo 3 e hanno dimostrato un’omologia nucleotidica tra loro variabile dall’81,8% al 99,6%. Pur presentando differenze anche notevoli nella struttura nucleotidica, il profilo amminoacidico non presentava tuttavia variazioni significative: le differenze, quando presenti, non sono state tali da far supporre una variazione a carico della struttura della proteina risultante. L’elevata prevalenza riscontrata conferma la presenza e la larga diffusione dell’infezione da HEV negli allevamenti suinicoli intensivi del Nord Italia. La maggiore prevalenza riscontrata nei soggetti in magronaggio concorda con quanto già riscontrato in altri lavori. L’osservazione che la presenza di patologie concomitanti a carico di uno o più apparati non è correlata ad una maggiore probabilità di infezione da HEV nei soggetti esaminati, parrebbe confermare l’ipotesi che l’infezione nel suino evolva in modo asintomatico non esitando in lesioni anatomopatologiche macroscopicamente evidenti. Tuttavia, in considerazione del particolare tipo di campionamento utilizzato, non è possibile escludere che l’infezione da HEV non sia implicata in patologie multifattoriali o non contribuisca ad aggravare altre infezioni, quali ad esempio quelle sostenute da PCV2 o PRRSV.
2007
Atti IX Congresso Nazionale Società Italiana di Diagnostica di Laboratorio Veterinaria
191
192
Martelli F., Toma S., Di Bartolo I., Inglese N., Caprioli A., Ruggeri F.M., et al. (2007). Epidemiologia e analisi filogenetica di diversi ceppi di Hepatitis E Virus (HEV) identificati in allevamenti del nord Italia.. PARMA : Stamperia scrl.
Martelli F.; Toma S.; Di Bartolo I.; Inglese N.; Caprioli A.; Ruggeri F.M.; Lelli D.; Bonci M.; Ostanello F.
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