All'interno di una sperimentazione gestionale densità-dipendente applicata ad una popolazione di cinghiale (Sus scrofa) in area protetta, si è investigata la presenza e la distribuzione di anticorpi per la malattia di Aujeszky al fine di valutare nel tempo il rapporto tra densità della specie ospite e prevalenza sierologica della malattia. Lo studio si è svolto all'interno dei 4.844 ettari del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa. Durante il triennio 2002/2004 sono stati campionati settimanalmente, mediante catture o abbattimenti selettivi, 805 cinghiali. Il campione risultava costituito da: 444 animali di classe 1 (1-5 mesi), 180 di classe 2 (6-13 mesi), 104 di classe 3 (14-23 mesi) e 65 di classe 4 (>24 mesi) (12 soggetti indeterminati). La sex-ratio femmine:maschi era pari a 1:1,1. Gli emosieri stoccati a -20°C sono stati processati per la ricerca di anticorpi anti glicoproteine gB e gE del SHV-1 impiegando un test ELISA blocking. L'elaborazione statistica è stata effettuata mediante il test del Chi-quadrato di Pearson. Le prevalenze sierologiche totali sono state del 18% (gB) e del 16,6% (gE). Sieroprevalenze diverse sono state riscontrate sia tra le quattro classi di età sia nella stessa classe nel tempo. Globalmente la sieroprevalenza anti gB in classe 1 è stata del 21,8%; in classe 2 del 3,3%; in classe 3 del 13,5% mentre in classe 4 del 40%. La diminuzione progressiva della stessa, nella classe 1 può essere correlata all'esaurimento dell'immunità materna. La minor prevalenza nella classe 2 trova probabili giustificazioni da un lato nella non riattivazione di infezioni latenti, dall'altro nella mancata esposizione all'agente eziologico. La cessazione di tali condizioni potrebbe invece aver incrementato la sieroprevalenza nelle classi 3 e 4. Dallo studio emerge come al diminuire della densità di popolazione corrisponda una incrementata circolazione virale. Il confronto statistico degli anni 2003/2004 dimostra un rapporto inversamente proporzionale tra densità di popolazione e prevalenza anticorpale. Tale dato deve far riflettere qualora si pensi di contenere questo agente eziologico mediante piani di controllo della specie serbatoio. Infine le diverse prevalenze per classi di età indicano come piani di sorveglianza che prevedono campionamenti non stratificati per età possano portare ad una erronea valutazione dello stato sanitario della popolazione.

Marata A., Cordioli P., Luppi A., Zengarini M., Obber F., Macrì R., et al. (2007). Malattia di Aujeszky: prevalenza sierologica in una popolazione di Cinghiale (Sus scrofa) sottoposta a gestione densità-dipendente.. ROMA : Litografia Chicca.

Malattia di Aujeszky: prevalenza sierologica in una popolazione di Cinghiale (Sus scrofa) sottoposta a gestione densità-dipendente.

OSTANELLO, FABIO;De Marco M. A.;DELOGU, MAURO
2007

Abstract

All'interno di una sperimentazione gestionale densità-dipendente applicata ad una popolazione di cinghiale (Sus scrofa) in area protetta, si è investigata la presenza e la distribuzione di anticorpi per la malattia di Aujeszky al fine di valutare nel tempo il rapporto tra densità della specie ospite e prevalenza sierologica della malattia. Lo studio si è svolto all'interno dei 4.844 ettari del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa. Durante il triennio 2002/2004 sono stati campionati settimanalmente, mediante catture o abbattimenti selettivi, 805 cinghiali. Il campione risultava costituito da: 444 animali di classe 1 (1-5 mesi), 180 di classe 2 (6-13 mesi), 104 di classe 3 (14-23 mesi) e 65 di classe 4 (>24 mesi) (12 soggetti indeterminati). La sex-ratio femmine:maschi era pari a 1:1,1. Gli emosieri stoccati a -20°C sono stati processati per la ricerca di anticorpi anti glicoproteine gB e gE del SHV-1 impiegando un test ELISA blocking. L'elaborazione statistica è stata effettuata mediante il test del Chi-quadrato di Pearson. Le prevalenze sierologiche totali sono state del 18% (gB) e del 16,6% (gE). Sieroprevalenze diverse sono state riscontrate sia tra le quattro classi di età sia nella stessa classe nel tempo. Globalmente la sieroprevalenza anti gB in classe 1 è stata del 21,8%; in classe 2 del 3,3%; in classe 3 del 13,5% mentre in classe 4 del 40%. La diminuzione progressiva della stessa, nella classe 1 può essere correlata all'esaurimento dell'immunità materna. La minor prevalenza nella classe 2 trova probabili giustificazioni da un lato nella non riattivazione di infezioni latenti, dall'altro nella mancata esposizione all'agente eziologico. La cessazione di tali condizioni potrebbe invece aver incrementato la sieroprevalenza nelle classi 3 e 4. Dallo studio emerge come al diminuire della densità di popolazione corrisponda una incrementata circolazione virale. Il confronto statistico degli anni 2003/2004 dimostra un rapporto inversamente proporzionale tra densità di popolazione e prevalenza anticorpale. Tale dato deve far riflettere qualora si pensi di contenere questo agente eziologico mediante piani di controllo della specie serbatoio. Infine le diverse prevalenze per classi di età indicano come piani di sorveglianza che prevedono campionamenti non stratificati per età possano portare ad una erronea valutazione dello stato sanitario della popolazione.
2007
Atti 2° Workshop Nazionale di Virologia Veterinaria
47
47
Marata A., Cordioli P., Luppi A., Zengarini M., Obber F., Macrì R., et al. (2007). Malattia di Aujeszky: prevalenza sierologica in una popolazione di Cinghiale (Sus scrofa) sottoposta a gestione densità-dipendente.. ROMA : Litografia Chicca.
Marata A.; Cordioli P.; Luppi A.; Zengarini M.; Obber F.; Macrì R.; Finotti S.; Bono F.E.; Fiegna C.; Ostanello F.; De Marco M.A.; Delogu M....espandi
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