Da un lato i fattori ambientali, che orientano verso la creazione di “reti” di aziende( Lorenzoni, 1992; Mancini, 1999), inoltre il fiorire di studi che riguardano la spinta strategico-motivazionale, che orienta verso la creazione di aggregazioni(Lohrke, Kreiser, Weaver, (2006)), dall’altro la fiorente dottrina sulla social, ethical and environmental accounting e reporting secondo l’ottica degli “educationalist” (Contraffatto, Rusconi, 2005: 80) secondo cui la contabilità ha un ruolo molto più elevato rispetto alla semplice misurazione( Gray, Owen , Adams, (2000), in cui si sono analizzate le risultanze aziendali prevalentemente dal punto di vista dell’azienda a sé stante, cioè non in correlazione rispetto alle altre aziende, ci chiediamo quindi: “ Che cosa accade alla contabilità e al bilancio sociale quando l’azienda fa parte della rete? Infine la tendenza verso una sostenibilità, ci spingono a chiederci dove , in un contesto di reti di aziende, sta andando la social accounting? considerando il punto di vista della singola azienda seguendo il modello: mission, governance a accuntability( Baldarelli, 2005a ), per la rete il concetto di aggregato seguendo la dottrina italiana prevalente( Lorenzoni, 1992; Mancini, 1999). Sino ad ora abbiamo studiato aggregazioni di aziende o casi di aziende, che condividevano una base di “valori” aziendali, come quelle che appartengono al progetto di Economia di Comunione(Baldarelli, Medei, 2006:155), quelle del commercio equo e solidale ed altre(Baldarelli, 2006:427), ma ci intriga e ci incuriosisce che cosa accade quando questi valori, così fortemente condivisi, non sono presenti e sono invece presenti “reti”, che inglobano punti di vista diametralmente opposti che, nonostante tutto cercano di mettersi in discussione ed accettare la logia della responsabilità sociale nella loro gestione? E’ quanto sta accadendo se si osserva il caso riminese, in cui sta diventando realtà empirica l’Economia Civile(Bruni, Zamagni, 2004; Baldarelli, 2005b) intesa come categoria aperta, in cui rientrano le aziende non profit e le aziende socialmente responsabili. Ciò attraverso la progressiva “inculturazione” a diversi livelli: le aziende for profit, le aziende non profit, le associazioni di categoria, gli enti e le istituzioni. Ci ha incuriosito questa realtà, in quanto sembra, in parte, applicare quanto avevamo abbozzato come teoria in passato( Baldarelli , Vignini, 2003) su un progressivo avvicinamento tra aziende for profit ed aziende non profit, grazie alla logica della responsabilità sociale fondata anche su una base etica. Infatti, abbiamo individuato nella responsabilità sociale, basata sull’etica, il filo conduttore di questo sempre più stretto legame esistente tra i diversi mondi, specialmente del for profit e del non profit(Ibidem). L’elemento nuovo, che si aggiunge all’attuale stato dell’arte, e che non era stato preso in considerazione in lavori precedenti, riguarda il sempre più stretto legame, che avvince le aziende di diverse tipologie e le istituzioni, dove la relazione collaborativa è sempre più importante, per poter operare con successo in ogni tipologia di ambiente, sia economico, sia sociale

M. G. Baldarelli, M. Parma (2007). Nuove prospettive nel rapporto relazioni inter-aziendali e responsabilità sociale d’impresa(RSI) e rendicontazione etica, sociale e ambientale: teoria e prassi. NON PROFIT, 2, 381-407.

Nuove prospettive nel rapporto relazioni inter-aziendali e responsabilità sociale d’impresa(RSI) e rendicontazione etica, sociale e ambientale: teoria e prassi

BALDARELLI, MARIA-GABRIELLA;
2007

Abstract

Da un lato i fattori ambientali, che orientano verso la creazione di “reti” di aziende( Lorenzoni, 1992; Mancini, 1999), inoltre il fiorire di studi che riguardano la spinta strategico-motivazionale, che orienta verso la creazione di aggregazioni(Lohrke, Kreiser, Weaver, (2006)), dall’altro la fiorente dottrina sulla social, ethical and environmental accounting e reporting secondo l’ottica degli “educationalist” (Contraffatto, Rusconi, 2005: 80) secondo cui la contabilità ha un ruolo molto più elevato rispetto alla semplice misurazione( Gray, Owen , Adams, (2000), in cui si sono analizzate le risultanze aziendali prevalentemente dal punto di vista dell’azienda a sé stante, cioè non in correlazione rispetto alle altre aziende, ci chiediamo quindi: “ Che cosa accade alla contabilità e al bilancio sociale quando l’azienda fa parte della rete? Infine la tendenza verso una sostenibilità, ci spingono a chiederci dove , in un contesto di reti di aziende, sta andando la social accounting? considerando il punto di vista della singola azienda seguendo il modello: mission, governance a accuntability( Baldarelli, 2005a ), per la rete il concetto di aggregato seguendo la dottrina italiana prevalente( Lorenzoni, 1992; Mancini, 1999). Sino ad ora abbiamo studiato aggregazioni di aziende o casi di aziende, che condividevano una base di “valori” aziendali, come quelle che appartengono al progetto di Economia di Comunione(Baldarelli, Medei, 2006:155), quelle del commercio equo e solidale ed altre(Baldarelli, 2006:427), ma ci intriga e ci incuriosisce che cosa accade quando questi valori, così fortemente condivisi, non sono presenti e sono invece presenti “reti”, che inglobano punti di vista diametralmente opposti che, nonostante tutto cercano di mettersi in discussione ed accettare la logia della responsabilità sociale nella loro gestione? E’ quanto sta accadendo se si osserva il caso riminese, in cui sta diventando realtà empirica l’Economia Civile(Bruni, Zamagni, 2004; Baldarelli, 2005b) intesa come categoria aperta, in cui rientrano le aziende non profit e le aziende socialmente responsabili. Ciò attraverso la progressiva “inculturazione” a diversi livelli: le aziende for profit, le aziende non profit, le associazioni di categoria, gli enti e le istituzioni. Ci ha incuriosito questa realtà, in quanto sembra, in parte, applicare quanto avevamo abbozzato come teoria in passato( Baldarelli , Vignini, 2003) su un progressivo avvicinamento tra aziende for profit ed aziende non profit, grazie alla logica della responsabilità sociale fondata anche su una base etica. Infatti, abbiamo individuato nella responsabilità sociale, basata sull’etica, il filo conduttore di questo sempre più stretto legame esistente tra i diversi mondi, specialmente del for profit e del non profit(Ibidem). L’elemento nuovo, che si aggiunge all’attuale stato dell’arte, e che non era stato preso in considerazione in lavori precedenti, riguarda il sempre più stretto legame, che avvince le aziende di diverse tipologie e le istituzioni, dove la relazione collaborativa è sempre più importante, per poter operare con successo in ogni tipologia di ambiente, sia economico, sia sociale
2007
M. G. Baldarelli, M. Parma (2007). Nuove prospettive nel rapporto relazioni inter-aziendali e responsabilità sociale d’impresa(RSI) e rendicontazione etica, sociale e ambientale: teoria e prassi. NON PROFIT, 2, 381-407.
M. G. Baldarelli; M. Parma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/54986
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