Le psicoterapie sono realmente efficaci? Esistono differenze di efficacia tra le diverse forme di psicoterapia e nei diversi disturbi psichici? Cosa rende efficace una psicoterapia? Quale influenza ha il terapeuta sull’esito di una psicoterapia? Nel tentativo di rispondere a queste domande bisogna considerare che una valutazione corretta dell’efficacia di una psicoterapia implica una regolare attività di follow-up e la conduzione di studi empirici randomizzati e controllati (Randomized Controlled Trials, RCT) che confermino l’efficacia del trattamento secondo una prospettiva evidence-based. In questa prospettiva è necessario svolgere ricerche sull’efficacy (per dimostrare sperimentalmente che un trattamento agisce su un disturbo specifico escludendo l’influenza di altri fattori), sull’effectiveness (per valutare l’outcome degli interventi psicoterapeutici così come vengono utilizzati nella realtà dei contesti clinici) e sull’efficiency (per valutare l’efficienza del trattamento in termini di costi-benefici e di applicabilità reale). I dati delle ricerche RCT vengono solitamente rielaborati in metanalisi che ne calcolano l’Effect size (la differenza in deviazioni standard tra gruppi sperimentali e di controllo) che fornisce una misura generale dell’ampiezza del fenomeno. Nonostante gli psicoanalisti abbiano per anni manifestato una certa riluttanza a sottoporre il proprio lavoro clinico a ricerche di validazione - anche per problemi di ordine metodologico legati alla complessità del trattamento - negli ultimi anni, sotto la spinta dei numerosi lavori pubblicati sull’efficacia delle terapie cognitivo-comportamentali (Cognitive-Behavioral Therapy, CBT), sono stati organizzati numerosi studi randomizzati e controllati su ampi campioni di pazienti sottoposti a tecniche psicoterapeutiche differenti, a breve e a lungo termine, comprese quelle psicodinamiche. I risultati della ricerca evidence-based sugli esiti della psicoterapia sono esposti in un documento ufficiale dell’American Psychological Association (2012) dal titolo Recognition of Psychotherapy Effectiveness, basato su 148 fonti riguardanti studi RCT.Nello stesso documento si sottolinea che la psicoterapia è basata fondamentalmente su una valida “alleanza terapeutica”, cioè un legame positivo tra clinico e paziente che implica un accordo sugli obiettivi e i compiti del trattamento. L’efficacia della psicoterapia è stata dimostrata per una varietà di disturbi nel bambino, nell’adolescente, nell’adulto e nell’anziano: Disturbi depressivi, Disturbi d’ansia (Disturbi da panico, Disturbi d’ansia generalizzata), Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD), Disturbi correlati all’alcool e altre dipendenze patologiche, Disturbi di personalità (la maggior parte), Disturbi infantili (depressione, ansia, ADHD, disturbo della condotta).

Franco Baldoni (2015). L’efficacia della psicoterapia nel trattamento dei disturbi psichici. LA MENTE CHE CURA, 1, 17-20.

L’efficacia della psicoterapia nel trattamento dei disturbi psichici.

BALDONI, FRANCO
2015

Abstract

Le psicoterapie sono realmente efficaci? Esistono differenze di efficacia tra le diverse forme di psicoterapia e nei diversi disturbi psichici? Cosa rende efficace una psicoterapia? Quale influenza ha il terapeuta sull’esito di una psicoterapia? Nel tentativo di rispondere a queste domande bisogna considerare che una valutazione corretta dell’efficacia di una psicoterapia implica una regolare attività di follow-up e la conduzione di studi empirici randomizzati e controllati (Randomized Controlled Trials, RCT) che confermino l’efficacia del trattamento secondo una prospettiva evidence-based. In questa prospettiva è necessario svolgere ricerche sull’efficacy (per dimostrare sperimentalmente che un trattamento agisce su un disturbo specifico escludendo l’influenza di altri fattori), sull’effectiveness (per valutare l’outcome degli interventi psicoterapeutici così come vengono utilizzati nella realtà dei contesti clinici) e sull’efficiency (per valutare l’efficienza del trattamento in termini di costi-benefici e di applicabilità reale). I dati delle ricerche RCT vengono solitamente rielaborati in metanalisi che ne calcolano l’Effect size (la differenza in deviazioni standard tra gruppi sperimentali e di controllo) che fornisce una misura generale dell’ampiezza del fenomeno. Nonostante gli psicoanalisti abbiano per anni manifestato una certa riluttanza a sottoporre il proprio lavoro clinico a ricerche di validazione - anche per problemi di ordine metodologico legati alla complessità del trattamento - negli ultimi anni, sotto la spinta dei numerosi lavori pubblicati sull’efficacia delle terapie cognitivo-comportamentali (Cognitive-Behavioral Therapy, CBT), sono stati organizzati numerosi studi randomizzati e controllati su ampi campioni di pazienti sottoposti a tecniche psicoterapeutiche differenti, a breve e a lungo termine, comprese quelle psicodinamiche. I risultati della ricerca evidence-based sugli esiti della psicoterapia sono esposti in un documento ufficiale dell’American Psychological Association (2012) dal titolo Recognition of Psychotherapy Effectiveness, basato su 148 fonti riguardanti studi RCT.Nello stesso documento si sottolinea che la psicoterapia è basata fondamentalmente su una valida “alleanza terapeutica”, cioè un legame positivo tra clinico e paziente che implica un accordo sugli obiettivi e i compiti del trattamento. L’efficacia della psicoterapia è stata dimostrata per una varietà di disturbi nel bambino, nell’adolescente, nell’adulto e nell’anziano: Disturbi depressivi, Disturbi d’ansia (Disturbi da panico, Disturbi d’ansia generalizzata), Disturbo da Stress Post Traumatico (PTSD), Disturbi correlati all’alcool e altre dipendenze patologiche, Disturbi di personalità (la maggior parte), Disturbi infantili (depressione, ansia, ADHD, disturbo della condotta).
2015
Franco Baldoni (2015). L’efficacia della psicoterapia nel trattamento dei disturbi psichici. LA MENTE CHE CURA, 1, 17-20.
Franco Baldoni
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