Le emozioni sono stati tensionali selezionati nel corso dell’evoluzione che favoriscono l’adattamento e la sopravvivenza svolgendo una funzione nella motivazione del comportamento animale. Hanno una base biologica e sono mediate dal sistema nervoso centrale, in particolare dal sistema limbico e dalle strutture sottocorticali. Negli esseri umani, però, le emozioni possono assumere il significato di manifestazioni psicologiche più complesse, denominate sentimenti o affetti, che implicano un’elaborazione cognitiva e un vissuto soggettivo conseguenti all’attività della neocorteccia e del sistema limbico (in particolare delle aree prefrontali e dell’amigdala). I sentimenti permettono la consapevolezza di uno stato emotivo, consentono di regolarlo e di manifestarlo intenzionalmente in modo verbale o non verbale. Ad esempio in una crisi di rabbia l’individuo può rendersi conto della propria emozione, definirla con un nome, metterla in relazione con esperienze passate, ipotizzare diverse modalità di manifestarla e valutarla dal punto di vista etico (ad esempio avvertendo un senso di colpa). Le emozioni sono alla base dei sentimenti, ma possono assumere un significato psicologico solo attraverso un processo di elaborazione che è stato denominato mentalizzazione. Il termine mentalizzazione si riferisce alla capacità di percepire se stessi e gli altri in termini di stati mentali, interpretando il comportamento come conseguenza di questi. Si tratta quindi di attribuire alle azioni un significato psicologico. Assumere un atteggiamento mentalizzante può costituire un notevole vantaggio in quanto permette di comprendere meglio le proprie reazioni emotive e di andare oltre le apparenze nel valutare il comportamento degli altri, interpretando con maggiore successo le loro intenzioni. I processi di mentalizzazione, inoltre, permettono una rappresentazione psicologica e un controllo delle emozioni (compresi gli stati somatici correlati) e risultano fondamentali per la regolazione psicofisiologica e nella gestione dello stress.

Mentalizzazione e regolazione psicosomatica delle emozioni.

BALDONI, FRANCO
2015

Abstract

Le emozioni sono stati tensionali selezionati nel corso dell’evoluzione che favoriscono l’adattamento e la sopravvivenza svolgendo una funzione nella motivazione del comportamento animale. Hanno una base biologica e sono mediate dal sistema nervoso centrale, in particolare dal sistema limbico e dalle strutture sottocorticali. Negli esseri umani, però, le emozioni possono assumere il significato di manifestazioni psicologiche più complesse, denominate sentimenti o affetti, che implicano un’elaborazione cognitiva e un vissuto soggettivo conseguenti all’attività della neocorteccia e del sistema limbico (in particolare delle aree prefrontali e dell’amigdala). I sentimenti permettono la consapevolezza di uno stato emotivo, consentono di regolarlo e di manifestarlo intenzionalmente in modo verbale o non verbale. Ad esempio in una crisi di rabbia l’individuo può rendersi conto della propria emozione, definirla con un nome, metterla in relazione con esperienze passate, ipotizzare diverse modalità di manifestarla e valutarla dal punto di vista etico (ad esempio avvertendo un senso di colpa). Le emozioni sono alla base dei sentimenti, ma possono assumere un significato psicologico solo attraverso un processo di elaborazione che è stato denominato mentalizzazione. Il termine mentalizzazione si riferisce alla capacità di percepire se stessi e gli altri in termini di stati mentali, interpretando il comportamento come conseguenza di questi. Si tratta quindi di attribuire alle azioni un significato psicologico. Assumere un atteggiamento mentalizzante può costituire un notevole vantaggio in quanto permette di comprendere meglio le proprie reazioni emotive e di andare oltre le apparenze nel valutare il comportamento degli altri, interpretando con maggiore successo le loro intenzioni. I processi di mentalizzazione, inoltre, permettono una rappresentazione psicologica e un controllo delle emozioni (compresi gli stati somatici correlati) e risultano fondamentali per la regolazione psicofisiologica e nella gestione dello stress.
2015
Franco Baldoni
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