Se la critica è esercizio politico in quanto superamento di «false necessità» e se, come giustamente è stato affermato , il senso della critica non risiede tanto nel delineare risposte corrette, quanto piuttosto nell’alimentare domande adeguate con cui interrogare la realtà e la nostra posizione in essa, occuparsi della critica significa dunque occuparsi del potenziamento o dell’impoverimento del nostro modo di immaginare. In questo senso, guardando al terreno anche disciplinare su cui si inoltra Boltanski con il suo testo, ci interessa mettere a fuoco la questione della critica laddove quest’ultima si configura come un ponte. Un ponte tra territori diversi dell’immaginazione: da una parte, l’immaginazione sociologica, che indaga questioni situate nel contesto di processi e mutamenti strutturali di più ampio respiro; dall’altra parte, l’immaginazione politica, orientata a trasformare problemi personali in questioni pubbliche . Costruire ponti, lavorare alla loro manutenzione in modo che – tramite continui scambi, contatti, transiti, passaggi, contaminazioni – arricchiscano i due territori che i ponti stessi mettono in collegamento: questa ci pare una buona definizione di come possa essere pensato il rapporto tra critica e sociologia nell’orizzonte contemporaneo, dalla quale guardare e farsi un’idea di analisi e approfondimenti importanti come quello che Boltanski propone.

Della critica. Compendio di sociologia dell'emancipazione di Luc Boltanski / Mauro, Basaure; Vando, Borghi; Manlio, Iofrida. - In: IRIDE. - ISSN 1122-7893. - STAMPA. - 28:75(2015), pp. 403-430. [10.1414/80576]

Della critica. Compendio di sociologia dell'emancipazione di Luc Boltanski

BORGHI, VANDO;Manlio, Iofrida
2015

Abstract

Se la critica è esercizio politico in quanto superamento di «false necessità» e se, come giustamente è stato affermato , il senso della critica non risiede tanto nel delineare risposte corrette, quanto piuttosto nell’alimentare domande adeguate con cui interrogare la realtà e la nostra posizione in essa, occuparsi della critica significa dunque occuparsi del potenziamento o dell’impoverimento del nostro modo di immaginare. In questo senso, guardando al terreno anche disciplinare su cui si inoltra Boltanski con il suo testo, ci interessa mettere a fuoco la questione della critica laddove quest’ultima si configura come un ponte. Un ponte tra territori diversi dell’immaginazione: da una parte, l’immaginazione sociologica, che indaga questioni situate nel contesto di processi e mutamenti strutturali di più ampio respiro; dall’altra parte, l’immaginazione politica, orientata a trasformare problemi personali in questioni pubbliche . Costruire ponti, lavorare alla loro manutenzione in modo che – tramite continui scambi, contatti, transiti, passaggi, contaminazioni – arricchiscano i due territori che i ponti stessi mettono in collegamento: questa ci pare una buona definizione di come possa essere pensato il rapporto tra critica e sociologia nell’orizzonte contemporaneo, dalla quale guardare e farsi un’idea di analisi e approfondimenti importanti come quello che Boltanski propone.
2015
Della critica. Compendio di sociologia dell'emancipazione di Luc Boltanski / Mauro, Basaure; Vando, Borghi; Manlio, Iofrida. - In: IRIDE. - ISSN 1122-7893. - STAMPA. - 28:75(2015), pp. 403-430. [10.1414/80576]
Mauro, Basaure; Vando, Borghi; Manlio, Iofrida
File in questo prodotto:
Eventuali allegati, non sono esposti

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/545839
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? 0
social impact