I tumori cerebrali agiscono con grande varietà sulle funzioni dell’organismo, interessando anche il comportamento e le facoltà cognitive della persona. Proprio a causa di queste compromissioni, gli interventi psicosociali maggiormente impiegati in ambito oncologico sono così difficilmente applicabili. Il protocollo presentato prende spunto dalle numerose analogie che esistono tra questa tipologia di pazienti e gli anziani affetti da demenza e descrive un intervento di stimolazione cognitiva che utilizza un insieme di tecniche combinate (Linee Guida AIP, 2006) e modellate ad hoc, così da favorire un approccio psicosociale altamente personalizzato. Per misurare l’effetto dell’intervento è stata compiuta una valutazione sia quantitativa sia qualitativa relativa a due periodi del trattamento. I risultati emersi dai questionari Quality of life of cancer patients 15 items, dell’European organisation for research and Treatment of cancer, Quality of life cancer patients questionnaire 15 item- palliative (EORTC QIQ-C15-PAL) e Euro quality of life states five dimensions (EuroQol-5D) hanno evidenziato un effetto positivo sulla qualità di vita e sul funzionamento emotivo della paziente, in particolare sugli stati di ansia e depressione.Dalle osservazioni registrate, l’uso delle memorie personali e l’occupazione attiva del tempo presente, unite ad una collaborazione attiva del caregiver, sembrano aver avuto un ruolo chiave per la buona riuscita dell’intervento. L’auspicio è di ampliare l’utilizzo di interventi di stimolazione combinata ad un maggior numero di pazienti oncologici, in modo da agire positivamente sulla qualità di vita anche nelle fasi più avanzate di malattia.
Rusolo, D., Chattat, R., Varani, S., Ottoboni, G., Ferracini, R., Panutti, R., et al. (2015). Il filo delle memorie: un intervento di stimolazione cognitiva nel paziente con tumore in fase avanzata. GIORNALE ITALIANO DI PSICO-ONCOLOGIA, 17(1), 41-50.
Il filo delle memorie: un intervento di stimolazione cognitiva nel paziente con tumore in fase avanzata
RUSOLO, DILETTA;CHATTAT, RABIH;OTTOBONI, GIOVANNI;
2015
Abstract
I tumori cerebrali agiscono con grande varietà sulle funzioni dell’organismo, interessando anche il comportamento e le facoltà cognitive della persona. Proprio a causa di queste compromissioni, gli interventi psicosociali maggiormente impiegati in ambito oncologico sono così difficilmente applicabili. Il protocollo presentato prende spunto dalle numerose analogie che esistono tra questa tipologia di pazienti e gli anziani affetti da demenza e descrive un intervento di stimolazione cognitiva che utilizza un insieme di tecniche combinate (Linee Guida AIP, 2006) e modellate ad hoc, così da favorire un approccio psicosociale altamente personalizzato. Per misurare l’effetto dell’intervento è stata compiuta una valutazione sia quantitativa sia qualitativa relativa a due periodi del trattamento. I risultati emersi dai questionari Quality of life of cancer patients 15 items, dell’European organisation for research and Treatment of cancer, Quality of life cancer patients questionnaire 15 item- palliative (EORTC QIQ-C15-PAL) e Euro quality of life states five dimensions (EuroQol-5D) hanno evidenziato un effetto positivo sulla qualità di vita e sul funzionamento emotivo della paziente, in particolare sugli stati di ansia e depressione.Dalle osservazioni registrate, l’uso delle memorie personali e l’occupazione attiva del tempo presente, unite ad una collaborazione attiva del caregiver, sembrano aver avuto un ruolo chiave per la buona riuscita dell’intervento. L’auspicio è di ampliare l’utilizzo di interventi di stimolazione combinata ad un maggior numero di pazienti oncologici, in modo da agire positivamente sulla qualità di vita anche nelle fasi più avanzate di malattia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.