Nelle rappresentazioni letterarie e iconografiche del giardino amoroso cortese, magia e medicina si intrecciano strettamente fino a confondersi e a sovrapporsi. Se la foresta, aspra e ostile, nell’immaginario medievale è luogo dell’ignoto e dell’aventure, il giardino è uno spazio intatto, chiuso e protetto, da una palizzata, da un muro, a volte da una parete d’aria o da un fiume che nessuno può guadare. Il giardino appartiene all’altro mondo del meraviglioso, del sogno, dell’allegoria, vi regna l’eterna primavera, è ricco di acqua, simbolo di purezza ma anche e soprattutto di fertilità e vita; rallegrato dal canto degli uccelli, vi si trovano frutti, fiori, piante medicinali in abbondanza, in un’esplosione di colori e di profumi. Una natura perfetta in un mondo perfetto, di armonia e serenità.
P.Caraffi (2008). Giardini incantati (XII-XIII sec.). ALESSANDRIA : Edizioni dell'Orso.
Giardini incantati (XII-XIII sec.)
CARAFFI, PATRIZIA
2008
Abstract
Nelle rappresentazioni letterarie e iconografiche del giardino amoroso cortese, magia e medicina si intrecciano strettamente fino a confondersi e a sovrapporsi. Se la foresta, aspra e ostile, nell’immaginario medievale è luogo dell’ignoto e dell’aventure, il giardino è uno spazio intatto, chiuso e protetto, da una palizzata, da un muro, a volte da una parete d’aria o da un fiume che nessuno può guadare. Il giardino appartiene all’altro mondo del meraviglioso, del sogno, dell’allegoria, vi regna l’eterna primavera, è ricco di acqua, simbolo di purezza ma anche e soprattutto di fertilità e vita; rallegrato dal canto degli uccelli, vi si trovano frutti, fiori, piante medicinali in abbondanza, in un’esplosione di colori e di profumi. Una natura perfetta in un mondo perfetto, di armonia e serenità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.