Rafforzare il ruolo del contraente generale con il project/construction management: il caso italiano

Con la c.d "Legge Obiettivo" (L.443/2001) l'Italia ha interpretato in modo originale -e probabilmente scorretto- il "terzo tipo" di appalto pubblico preivisto dalle Direttive CE, introducendo nell'ordinamento la figura del "contraente generale" impropriamente tradotta con l'espressione inglese "general contractor".Studiando il primo caso in cui la nuova disciplina è stata applicata, se ne evidenzia la mancanza di chiarezza nella attribuzione dei compiti e nella ripartizione del rischio fra i diversi operatori rispetto alle migliori pratiche adottate in altri contesti europei. Dopo una breve analisi delle possibili alternative, gli Autori formulano una proposta per il miglioramento del modello italiano che, in accordo con le direttive europee, lo renda meglio coerente con i principi del ppp (partenariato pubblico-privato) a cui la disciplina del “contraente generale” deve essere correttamente riferita.