Chitarrista alla fine degli anni ’80 della band neo-psichedelica Shiva Burlesque, nella prima metà degli anni ’90 Grant-Lee Phillips guadagnò una certa notorietà come cantante, chitarrista e autore di quasi tutti i brani del gruppo Grant Lee Buffalo, giustamente definiti “uno dei più interessanti gruppi americani” di quegli anni, con uno stile basato su un’efficace unione di tratti Americana e Alternative Rock e con una parabola artistica “estremamente densa di significati artistici” ma purtroppo “costellata da pochi successi commerciali”. In seguito allo scioglimento della band, avvenuto nel 1999 dopo che essa aveva pubblicato quattro album con ottimi riscontri da parte della critica ma, appunto, senza mai realmente sfondare sul piano delle vendite – Fuzzy e Mighty Joe Moon del 1993-94, probabilmente i loro lavori migliori e più famosi, e poi il troppo sottovalutato Copperopolis del 1996 e infine il loro canto del cigno del 1998, Jubilee –, Phillips ha avviato una carriera solista che, seppure con alcuni alti e bassi, comunque dura ormai da più di quindici anni e ha portato fin qui alla realizzazione di 9 album. L’ultimo di questi dischi solisti, The Narrows (2016), è attualmente in fase di presentazione dal vivo da parte di Grant-Lee Phillips, in un tour che ha toccato anche l’Italia e, per l’appunto, Bologna. L'articolo consiste di una recensione critica del concerto di Phillips svoltosi il 20 aprile di quest’anno nel locale bolognese Bravo Caffè.
Marino, S. (2016). “Sing Along”: Grant-Lee Phillips in concerto al Bravo Caffè di Bologna. SCENARI, 25.05.2016, 0-0.
“Sing Along”: Grant-Lee Phillips in concerto al Bravo Caffè di Bologna
MARINO, STEFANO
2016
Abstract
Chitarrista alla fine degli anni ’80 della band neo-psichedelica Shiva Burlesque, nella prima metà degli anni ’90 Grant-Lee Phillips guadagnò una certa notorietà come cantante, chitarrista e autore di quasi tutti i brani del gruppo Grant Lee Buffalo, giustamente definiti “uno dei più interessanti gruppi americani” di quegli anni, con uno stile basato su un’efficace unione di tratti Americana e Alternative Rock e con una parabola artistica “estremamente densa di significati artistici” ma purtroppo “costellata da pochi successi commerciali”. In seguito allo scioglimento della band, avvenuto nel 1999 dopo che essa aveva pubblicato quattro album con ottimi riscontri da parte della critica ma, appunto, senza mai realmente sfondare sul piano delle vendite – Fuzzy e Mighty Joe Moon del 1993-94, probabilmente i loro lavori migliori e più famosi, e poi il troppo sottovalutato Copperopolis del 1996 e infine il loro canto del cigno del 1998, Jubilee –, Phillips ha avviato una carriera solista che, seppure con alcuni alti e bassi, comunque dura ormai da più di quindici anni e ha portato fin qui alla realizzazione di 9 album. L’ultimo di questi dischi solisti, The Narrows (2016), è attualmente in fase di presentazione dal vivo da parte di Grant-Lee Phillips, in un tour che ha toccato anche l’Italia e, per l’appunto, Bologna. L'articolo consiste di una recensione critica del concerto di Phillips svoltosi il 20 aprile di quest’anno nel locale bolognese Bravo Caffè.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.