La disciplina delle eccedenze di personale appare ispirata non tanto al valore della stabilità, quanto all'esigenza di salvaguardare il più possibile i livelli occupazionali in vicende caratterizzate dalla presenza di una pluralità di interessi in gioco. L'esperienza applicativa del modello di tutela - prevalentemente procedurale - disegnato dalla legge 223/91 consente di individuare alcuni punti critici: a) la tendenza dei giudici a non sottoporre a controllo i presupposti sostanziali del licenziamento collettivo; b) la propensione dei sindacati ad accettare soluzioni apparentemente "meno dolorose" ma non sempre coerenti con la logica della legge; c) l'insufficiente coordinamento fra la disciplina delle eccedenze di personale e le più recenti normative in materia di mercato del lavoro, che determina una erosione del modello di tutela.
A. R. Tinti (2007). Eccedenze di personale e licenziamenti collettivi: le scommesse e le rinunce. LAVORO E DIRITTO, 4/2007, 585-601.
Eccedenze di personale e licenziamenti collettivi: le scommesse e le rinunce
TINTI, ANNA RITA
2007
Abstract
La disciplina delle eccedenze di personale appare ispirata non tanto al valore della stabilità, quanto all'esigenza di salvaguardare il più possibile i livelli occupazionali in vicende caratterizzate dalla presenza di una pluralità di interessi in gioco. L'esperienza applicativa del modello di tutela - prevalentemente procedurale - disegnato dalla legge 223/91 consente di individuare alcuni punti critici: a) la tendenza dei giudici a non sottoporre a controllo i presupposti sostanziali del licenziamento collettivo; b) la propensione dei sindacati ad accettare soluzioni apparentemente "meno dolorose" ma non sempre coerenti con la logica della legge; c) l'insufficiente coordinamento fra la disciplina delle eccedenze di personale e le più recenti normative in materia di mercato del lavoro, che determina una erosione del modello di tutela.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.